Condividi

Imu e Tasi, pressing della Lega per la tassa unica

Una proposta di legge firmata dall’intero gruppo del Carroccio, prevede di unificare in una sola tassa Imu e Tasi – Ecco, nel dettaglio, quale potrebbe essere il futuro dellimposizione immobiliare diretta locale

Imu e Tasi, pressing della Lega per la tassa unica

Neanche il tempo di mettersi in regola con le scadenze fiscali di giugno ed ecco che Imu (imposta municipale) e Tasi (tassa sui servizi) rifanno capolino, in una proposta di legge a firma dell’intero gruppo del Carroccio che prevede la loro unificazione in una tassa sola.

Se ne parla in commissione Finanze della Camera, che ha appena avviato una serie di audizioni e che nell’immediato prevede di ascoltare in sede informale i rappresentanti di R.ETE. Imprese Italia, CGIL, CISL UIL, UGL, del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti ed esperti contabili (CNDCEC), del Consiglio nazionale del notariato, di Assoimmobiliare e del Coordinamento unitario dei proprietari immobiliari (Federproprietà, Uppi, Confappi, e Movimento per la difesa della casa).

 Per la verità l’ipotesi di semplificare e ricondurre a un unico testo normativo la disciplina dell’imposizione immobiliare diretta locale era stato argomento inserito – tramite emendamenti- nella legge di bilancio appena approvata in aula a Montecitorio, ma non c’è stato il tempo per un sufficiente e approfondito dibattito.

Ecco allora che quegli emendamenti son confluiti in un disegno di legge. In sintesi: istituisce l’imposta municipale sugli immobili (nuova IMU), che sostituisce l’IMU e la TASI.  I soggetti passivi dell’imposta sono i possessori di immobili, intendendo per tali il proprietario ovvero il titolare del diritto reale di usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi o superficie. La base imponibile dell’imposta è costituita dal valore degli immobili costituito da quello ottenuto applicando all’ammontare delle rendite risultanti in catasto, vigenti al 1° gennaio dell’anno di imposizione, rivalutate del 5 per cento.  Si conferma poi l’aliquota di base per l’abitazione principale classificata nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9 e per le relative pertinenze allo 0,4 per cento, lasciando al Comune, con deliberazione del consiglio comunale, la possibilità di aumentarla di 0,2 punti percentuali o diminuirla fino all’azzeramento. È inoltre confermata la detrazione di 200 euro.  Sono previste esenzioni e deduzioni (ad esempio per gli immobili strumentali) e ovviamente sanzioni n caso di omesso o insufficiente versamento dell’imposta.

Commenta