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Imu e canone Rai: le ultime novità in manovra

Via libera in commissione Bilancio al Senato a una serie di emendamenti alla legge di Stabilità – Sconto del 25% sull’Imu per i proprietari che affittano la seconda casa a canone concordato – Il canone Rai si pagherà in dieci rate nella bolletta della luce: il primo versamento avverrà “cumulativamente” dal primo luglio 2016.

Imu e canone Rai: le ultime novità in manovra

La commissione Bilancio del Senato ha approvato oggi una serie di emendamenti alla legge di Stabilità, fra cui due particolarmente attesi su Imu e Canone Rai. 

Il primo prevede uno sconto del 25% sull’imposta municipale unica per i proprietari che affittano la seconda casa a canone concordato. “L’imposta, determinata applicando l’aliquota stabilita dal Comune – si legge nel testo – è ridotta al 75%”. L’emendamento approvato è una riformulazione di un altro testo che prevedeva che la somma delle aliquote dell’Imu e della Tasi non superasse il 4 per mille. La copertura è pari a circa 80 milioni di euro.

Quanto al canone Rai, la proposta di modifica approvata oggi prevede che si pagherà in dieci rate nella bolletta della luce. Nel 2016 però, per via dei tempi tecnici di adeguamento dei sistemi di fatturazione, il primo versamento avverrà “cumulativamente” dal primo luglio 2016

Via libera anche all’imposta sostitutiva dell’8% sugli immobili delle imprese individuali. E’ stato approvato l’emendamento che prevede che gli imprenditori individuali che possiedono immobili strumentali (al 31 ottobre 2015) potranno optare, entro il 31 maggio 2016, per l’esclusione di tali beni dal patrimonio d’impresa mediante il pagamento di un’imposta sostitutiva dell’8% della differenza tra il valore nominale degli immobili e il loro valore fiscale.

La relatrice alla legge di Stabilità, Magda Zanoni (Pd), ha inoltre fatto sapere questa mattina che la necessità di individuare risorse aggiuntive per la sicurezza dopo gli attentati di Parigi (120 milioni all’antiterrorismo) porterà ad un ridimensionamento dei fondi in più da destinare al Mezzogiorno

Dopo che il governo ha deciso di rinviare alla Camera il tema Sud, le novità su cui si stava ragionando probabilmente verranno “depotenziate. Si vedrà – ha detto Zanoni – è un capitolo che resta assolutamente aperto, sia sulle modalità che sull’entità”. L’esecutivo, ha concluso, “non era pronto” e quindi se ne riparlerà alla Camera.

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