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Imprese: nasce Assolombarda Confindustria Milano Monza e Brianza, vale il 12% del Pil italiano

Vale il 52% del Pil lombardo e il 12% del Pil italiano la nuova associazione degli imprenditori del nord. E’ stata presentata oggi l’entità nata dalla fusione per incorporazione in Assolombarda di Confindustria Monza e Brianza. La nuova associazione, che rappresenta quasi 6mila imprese, prende il nome di Assolombarda Confindustria Milano, Monza e Brianza.

Imprese: nasce Assolombarda Confindustria Milano Monza e Brianza, vale il 12% del Pil italiano

Con la fusione per incorporazione in Assolombarda di Confindustria Monza e Brianza è nata la nuova associazione degli industriali del nord Italia. La nuova entità, nata ufficialmente il primo ottobre 2015, ma presentata oggi, si chiama “Associazione Industriale dei territori di Milano, Lodi, Monza e Brianza”, in forma abbreviata “Assolombarda Confindustria Milano Monza e Brianza”.

La nuova associazione degli imprenditori può vantare un notevole peso economico sul territorio: secondo le stime vale il 52% del pil della Lombardia e il 12% di quello nazionale. L’associazione rappresenta 5.830 imprese per un totale di 319.650 lavoratori che portano nelle sue casse contributi per circa 35 milioni di euro all’anno.

Assolombarda Confindustria Milano, Monza e Brianza, è stata presentata oggi ufficialmente dal presidente Gianfelice Rocca e dal vicepresidente Andrea dell’Orto. “La nostra – ha detto Rocca – è una fusione fra due associazioni sane, entrambe in crescita di associati anche in questi ultimi anni di crisi del paese, e che mira a essere ancora più forte per poter offrire sempre maggiori servizi alle imprese aiutandole nei loro processi di innovazione e crescita”.

“Nel giro di pochi anni siamo passati da 700 a oltre 1000 aziende – ha aggiunto il vicepresidente dell’Orto, già presidente di Confindustria Monza e Brianza – ma nel nostro desiderio di essere sempre di più un fattore di stimolo per il nostro sistema produttivo, abbiamo guardato a un progetto, anche nell’ottica della direttiva Pesenti, che ci permettesse di mantenere la nostra identitàelevando al tempo stesso la rappresentanza”.

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