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Imprese, Intesa Sanpaolo: 792 reti in Italia, un terzo in Lombardia

La Lombardia è al primo posto con 990 aziende, in 254 contratti di rete – Quanto ai comparti produttivi si segnalano i servizi (41,4%) con 410 imprese in rete, l’industria (37,5%) con 371 imprese in rete, le costruzioni e l’immobiliare (18,2%) con 180 imprese in rete.

Imprese, Intesa Sanpaolo: 792 reti in Italia, un terzo in Lombardia

Nel primo trimestre sono stati 94 i nuovi contratti di rete d’impresa, che hanno portato il totale nazionale a 792, con 4.091 imprese coinvolte. La Lombardia è al primo posto con 990 aziende, in 254 contratti di rete. È quanto emerge dal terzo osservatorio sulle reti d’impresa condotto da Intesa Sanpaolo e Mediocredito Italiano. 

In particolare,  fra le diverse province spicca Milano con 313 imprese in rete, seguita da Brescia (174), Bergamo (93), Monza-Brianza (89), Varese (79), Lecco (67), Como (52), Mantova (41), Sondrio (24), Cremona (23), Pavia (23), Lodi (12). Quanto ai comparti produttivi si segnalano i servizi (41,4%) con 410 imprese in rete, l’industria (37,5%) con 371 imprese in rete, le costruzioni e l’immobiliare (18,2%) con 180 imprese in rete.

L’Osservatorio si sofferma sui risultati del settore manifatturiero nel corso del 2011: le imprese coinvolte in contratti di rete hanno registrato un aumento di fatturato del 10,1%, contro il 4,6% di quelle non in rete. Le aziende che decidono di formare una rete si caratterizzano già in partenza per un migliore posizionamento competitivo: in un caso su due fanno già parte di gruppi economici (contro il 35% circa delle imprese non in rete), hanno attività di export (50% circa vs. 31%), certificati di qualità (26,7% vs. 17,2%), partecipate estere (17,8% vs. 7,5%), marchi registrati a livello internazionale (16,4% vs. 8,5%), richieste di brevetti all’Epo (16,3% vs. 7,3%), certificazioni ambientali (8,2% vs. 3,4%).

Per una migliore messa a fuoco sulle ricadute del fenomeno, l’Osservatorio riporta i risultati di un’indagine effettuata tra 360 imprese clienti coinvolte in contratti di rete, da cui emerge che un’impresa su due si aspetta benefici in termini reddituali. Circa il 50% circa delle imprese intervistate dichiara inoltre di partecipare alla rete per conseguire maggiori sinergie produttive (soprattutto al Sud e al Centro), rafforzare i canali di promozione/distribuzione (Nord) e realizzare progetti comuni di innovazione e di ricerca (Centro e Nord-Est).

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