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Ilva, aut aut del sindaco: “Basta emissioni o stop attività”

Il sindaco di Taranto ha firmato un’ordinanza che impone di individuare gli impianti interessati dai fenomeni emissivi entro 30 giorni, altrimenti si dovranno fermare le attività – L’accordo tra commissari e Arcelor potrebbe slittare alla prossima settimana

Ilva, aut aut del sindaco: “Basta emissioni o stop attività”

Ennesimo guaio per l’ex Ilva di Taranto. Il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, ha firmato un’ordinanza che suona come un vero e proprio aut aut nei confronti di ArcelorMittal e di Ilva Spa in amministrazione straordinaria. Il provvedimento impone alle due realtà che gestiscono lo stabilimento tarantino di individuare gli impianti caratterizzati da criticità che provocano “fenomeni emissivi” e di risolvere la situazione, anche se questo significherà fermare o sospendere temporaneamente le attività. Il tutto entro 30 giorni. Qualora “siano state individuate le sezioni di impianto oggetto di anomalie” e “non siano state risolte le criticità riscontrate”, il sindaco ordina “di avviare e portare a completamento le procedure di sospensione/fermata delle attività”.

Se i problemi non saranno risolti nei tempi indicati, Arcelor e Ilva dovranno “avviare e portare a completamento, nei tempi tecnici strettamente necessari a garantirne la sicurezza, e comunque non oltre 60 giorni dal presente provvedimento, le procedure di fermata dei seguenti impianti: Altiforni, Cokerie, Agglomerazione, Acciaierie”.

Eventuali richieste “di proroga dei termini innanzi stabiliti – avverte infine il sindaco – potranno essere legate esclusivamente a ragioni di natura tecnico/impiantistica e di sicurezza nell’esecuzione delle procedure di fermata”.

L’ordinanza, con toni e parole che non lasciano spazio a dubbi, è stata trasmessa anche al Ministero dell’Ambiente, al Prefetto di Taranto, al Questore di Taranto, a Ispra, alla Regione Puglia, alla Provincia di Taranto, al Comune di Statte, ad Arpa Puglia, alla Asl Taranto, ad Ares Puglia e “per opportuna conoscenza, al Procuratore della Repubblica di Taranto”.

Ma l’ultimatum del sindaco non è l’unica novità arrivata giovedì da Taranto. Secondo quanto riferisce l’AdnKronos,  che cita fonti del ministero dello Sviluppo Economico, l’accordo tra ArcelorMittal e i commissari straordinari dell’ex Ilva, atteso per il 27 febbraio, potrebbe slittare alla prossima settimana. Alla base del rinvio ci sarebbero solo ragioni “tecniche”: servono le firme dei ministeri interessati.

Ricordiamo che lo scorso 7 febbraio, Il Tribunale di Milano ha rinviato l’udienza sul ricorso dei commissari Ilva al prossimo 6 marzo allo scopo di consentire alle due parti di trovare un’intesa sul futuro dell’acciaieria. Tra i temi da negoziare figurano soprattutto gli esuberi: a dicembre Mittal aveva chiesto 4.700 uscite per poi scendere a 3.500. Entrambe le proposte sono state respinte dal Governo. Da capire inoltre quale sarà il ruolo della newco e come si configurerà il probabile ingresso dello Stato nell’azienda.

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