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Ilva: arrestato il patron Riva, l’acciaio rimane sotto sequestro

Il patron dell’Ilva Fabio Riva è stato arrestato a Londra. Ora partiranno le procedure per l’estradizione, che richiederanno presumibilmente almeno un mese. Intanto il giudice delle indagini preliminari, Patrizia Todisco, nega il dissequestro dei laminati dell’azienda.

Ilva: arrestato il patron Riva, l’acciaio rimane sotto sequestro

Il patron dell’Ilva Fabio Riva è stato arrestato oggi a Londra. Riva era ricercato da circa due mesi, dopo gli arresti nell’ambito dell’inchiesta per disastro ambientale a carico dei vertici dell’Ilva di Taranto.

Fabio Riva, che è stato bloccato dalle autorità inglesi, non sarà in Italia prima di un mese. Domani dovrebbe essere fissata l’udienza iniziale per ottenerel’estradizione, e si prevede che la procedura possa e possa durare tra i 40 e i 60 giorni.

Riva è oggetto di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Taranto, Patrizia Todisco.

Il 10 dicembre scorso il gip Todisco emise nei suoi confronti un mandato di arresto europeo. A Fabio Riva (figlio di Emilio Riva, che a sua volta, nell’ambito dell’inchiesta tarantina su Ilva, è ai domiciliari dal 26 luglio 2012) si contestano i reati di associazione per delinquere finalizzata al disastro ambientale, emissione di sostanze nocive e avvelenamento da diossina di sostanze alimentari.

Riva si era però sottratto all’arresto inviando una lettera da uno studio legale londinese dichiarandosi a disposizione delle autorità inglesi. Il 10 dicembre scorso la magistratura aveva emesso un mandato di cattura europeo.

Ma la partita decisiva per l’Ilva e i suoi dipendenti si gioca sul campo del milirdo di euro in valore dei prodotti laminati che rimarranno sotto sequestro, dopo la decisione di Patrizia Todisco di negare il dissequestro dei  materiali.  Congelato rimane anche al momento il pagamento degli stipendi per diecimila operai.

Patrizia Todisco ha detto no alla restituzione all’Ilva quel miliardo di euro di acciaio, sotto sequestro da due mesi, perché prodotto quando lo stabilimento doveva essere fermo. 

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