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Il T-Bond Usa entra in zona rischio e frena le Borse

Il T-Bond decennale Usa entra in area pericolo oscillando attorno a un tasso del 3%, che è la soglia psicologica al di là della quale i mercati finanziari e in particolare le Borse entrano in fibrillazione – E di colpo i listini azionari ritracciano ma Piazza Affari difende quota 24 mila, resistendo meglio delle altre Borse – Rimbalzo di Ferragamo, Moncler, Italgas e Pirelli – In ribasso Saipem e Telecom Italia – Lo spread Btp-Bund scende a 114 pb, ai minimi da 2 anni – Tecnologici in profondo rosso sul Nasdaq

Il T-Bond Usa entra in zona rischio e frena le Borse

Piazza Affari accelera anche oggi nel finale e chiude oltre i 24 mila punti, +0,22%, 24.035, mentre sul secondario cala il rendimento del Btp 10 anni, 1,77%, e si restringe nettamente lo spread con il Bund, -2,82%, 113.60 punti, ai minimi da due anni, in corrispondenza delle aperture del Pd al dialogo per un governo coi Cinque stelle.

Senza direzione le altre piazze, influenzate dalle molte notizie di giornata, fra cui spicca il rendimento del decennale Usa (T-Bond) in area 3%, che penalizza l’azionario e segnala la probabile risalita dell’inflazione americana, oltreché un aumento dell’offerta di debito da parte di Washington. Di rilievo anche il fermo in Francia di Vincent Bolloré per presunte irregolarità in Africa, che pesa sulle società francesi (Bolloré -0,6%, Vivendi -0,6%) ma anche su Telecom (-2,37%) nel giorno dell’assemblea e Mediaset (-1,18%) e il calo della fiducia delle imprese tedesche e italiane nel mese di aprile, come ulteriore segnale di raffreddamento dell’economia nell’Eurozona.

Londra, +0,36%; Parigi +0,1%; Francoforte, -0,17; Madrid -0,39%; Zurigo -0,04%.

Wall Street apre in rialzo, sostenuta da titoli come Caterpillar, Verizon, Coca Cola, Harley-Davidson dopo la presentazione di trimestrali migliori del previsto. I listini perdono però progressivamente quota nel corso degli scambi e al momento trattano in ribasso. Forte calo per il Nasdaq, zavorrato dai ribassi dei titoli Tech, giù Google -4,3% dopo i conti. Nel giorno della visita di Emmanuel Macron alla Casa Bianca il presidente Usa Donald Trump definisce l’accordo nucleare con l’Iran “un disastro”.

Senza bussola il petrolio, Brent 74,67 dollari al barile (-0,05%). Oro 34,95 euro al grammo (+0,14%). Il cambio euro dollaro è poco mosso, attorno a 1,22.

In Piazza Affari le blue chip migliori sono Ferragamo +3,93%; Moncler +2,18%; Italgas +1,96%; Pirelli +1,64%; Ferrari +1,38%.

Le vendite si abbattono su Saipem, -2,89%, in scia al rosso del trimestre.

Male Telecom. Fra le decisioni dell’assemblea la nomina dell’ad, Amos Genish, come consigliere di amministrazione con quasi il 98% del capitale presente. Vivendi ottiene inoltre una maggioranza pari al 75,3% del capitale presente per la sua lista per la nomina del collegio sindacale. La lista di minoranza presentata dai fondi ottiene il 7,4%, le astensioni sono pari al 17,2%. Con una maggioranza superiore al 50%, i soci nominano alla presidenza Roberto Capone, attuale componente del collegio e rappresentante della lista di minoranza.

In calo Bper, -1,82%, forse per i timori di un aumento di capitale per la riduzione degli npl.

Giù Leonardo -1,5%.

Fuori dal paniere principale Mediolanum cede l‘1,36% dopo le contestazioni della Gdf sull’Irlanda. Ima +4,23%, festeggia l’acquisizione di Tmc, annunciata ieri a mercati chiusi.

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