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Il sì della Merkel alla linea Draghi galvanizza Piazza Affari e abbassa lo spread Btp-Bund a 456 pb

Il governo tedesco si smarca dalla Bundesbank e apprezza la linea pro-euro di SuperMario Draghi riconoscendo la piena indipendenza della Bce – Piazza Affari guadagna il 2,9% e il differenziale Btp-Bund scende ancora a quota 456 – Volano i titoli delle banche italiane in rialzo, come Pirelli e Finmeccanica, di circa il 5%

Borse europee in deciso rialzo spinte dall’intervento congiunto Merkel-Hollande a favore di Draghi e dalla positiva apertura di Wall Street. Milano balza del 2,93% a 13.596,88 punti, Parigi del 2,28% , Francoforte dell’1,62%, e Londra +0,97%. Madrid +3,91%.Atene +0,52%. Lo spread Btp-bund, in altalena nella mattinata, riprende deciso la strada del ribasso e chiude a 455 punti base con rendimento al 5,95%, toccando un minimo a 448 punti. anche il differenziale Bono-bund scende a 534 punti.

Oggi il Tesoro italiano ha anche archiviato con un buon esito il secodno appuntamento con le atse di titoli di Stato: ha collocato titoli per 8,5 miliardi di euro (domanda a 13,7), il massimo ammontare previsto, al 2,454% dal 2,957%. Lunedì è attesa l’importante asta dei Btp a cinque anni e a dieci anni. In altalena anche l’euro salito nell’intraday a un massimo a 1,2378 sul dollaro per poi chiudere a 1,236 dollari comunque in rialzo sul biglietto verde. La moneta unica recupera anche sullo yen a quota 97,205.

MERKEL E HOLLAND APPOGGIANO DRAGHI
OCCHI ALLA RIUNIONE DELLA BCE

Germania e Francia sono decise a fare tutto per proteggere l’eurozona”, hanno detto la cancelliera tedesca Merkel e il presidente francese Hollande. Un segnale politico fondamentale che ha sgombrato l’incertezza e il nervosismo dei listini della mattinata, dopo il cattivo dato sull’occupazione spagnola, al 24,63% e 5,7 milioni di persone senza lavoro, e il nuovo intervento a gamba tesa della Bundesbank che a ribadito che l’acquisto di titoli di Stato da parte della Bce rimane problematico perché creerà falsi incentivi e non è il modo migliore per combattere la crisi.

Ma questa, soprattutto dopo le rassicurazioni politiche del governo tedesco (in favore di Draghi è intervenuto anche il ministro delle finanze tedesco), appare più la volontà di riaffermare una presa di poszione già nota agli occhi del popolo tedesco. La Bundesbank conta comunque per un voto e anche contando alcuni alleati pare ormai in minoranza nel board Bce. Gli occhi così sono sempre più puntati sulla riunione dell’Eurotower del primo di agosto, tenendo presente che Draghi non ha detto che vuole intervenire comprando titoli di Stato dei Paesi in difficoltà. Diversi sono gli strumenti possibili di intervento. I mercati guardano anche a una possibile azione coordinata tra la Bce e gli Stati per limitare aumento tassi di Spagna e Italia, anticipata dal quotidiano francese Le Monde.
Martedì a Parigi il premier Mario Monti incontrerà martedì a Parigi in una visita ufficiale il presidente della Repubblica francese François Hollande. Mercoledì Monti si recherà in Finlandia.

Continua il dibattito sulla permanenza della Grecia nell’euro: da Berlino si ribadisce la propria volontà a fare ogni sforzo per tenere Atene nell’Eurozona mentre il presidente della Commissione Ue Josè Manuel Barroso ha ammonito la Grecia di portare quanto prima “dei risultati” in modo da salvare la propria permanenza nell’area euro. Intanto la Commissione Ue ha dato il via libera temporaneo alla ricapitalizzazione-ponte delle principali banche greche (Alpha Bank, EFG Eurobank, Piraeus Bank and National Bank of Greece) tramite il Fondo ellenico per la stabilità finanziaria.

MADRID, NESSUN PIANO DI SALVATAGGIO DA 300 MILIONI
FMI, SU SPAGNA TENSIONI DEL MERCATO POTREBBERO AUMENTARE

Nel frattempo Madrid ha smentito di aver trattato con Berlino per un piano di salvataggio da 300 milioni di euro con il coinvolgimento della Troika da attivare nel caso il costo del finanziamento del debito continuasse a rimanere a livelli insostenibili. Per il Fmi la Spagna deve affrontare prospettive molto difficili e una prevalenza di rischi, con le tensioni sui mercati potrebbero intensificarsi, mettendo a rischio l’accesso del Paese ai mercati, soprattutto se non si riesce a fermare il deflusso di fondi e se dovessero emergere ulteriori tensioni in altre parti dell’Eurozona. Il paese è visto in recessioni fino al 2014: le stime sul pil per il paese indicano un -1,7% nel 2012 (dal -1,5% previsto solo un mese fa), un -1,2% nel 2013 e un primo rimbalzo solo nel 2014 (+0,9%).

USA, PIL E INDICE MICHIGAN MEGLIO DELLE ATTESE
CROLLA FACEBOOK DOPO I CONTI

Wall Street apre in rialzo e beneficia anche di alcuni dati macro positivi: il pil del secondo trimestre sale dell’1,5% contro un +1,2% previsto dagli analisti e l’indice Michigan sulla fiducia dei consumatori cala a 72,3 punti ma sopra le attese degli analisti. Petrolio in rialzo dello 0,5% a 89,84 dollari al barile.

Il Dow Jones sale dello 0,81% e il Nasdaq dell’1,27%. Crolla Facebook del 16% a 22,51 dollari(dopo il calo dell’8% archiviato ieri) in scia alla delusione per i conti trimestrali (rosso di 157 milioni di dollari contro 159 milioni di utili l’esercizio precedente). A pesare è il trattamento contabile delle stock options accordato ai dipendenti e al pagamento delle tasse legate a tale forma di remunerazione. Il fatturato è invece salito del 32% a 1,18 miliardi e la raccolta pubblicitaria è migliorata del 28% a 992 milioni. Dallo sbarco sui listini Fb ha perso il 40%.

VOLKSWAGEN CHIEDE LE DIMISSIONI DI MARCHIONNE DA ACEA
GIALLO LETTERA LIGRESTI, MEDIOBANCA E UNIPOL AFFERMANO DI NON SAPERNE NULLA

A Piazza Affari positive le banche: Bper +6,25%, Mediolanum +5,28%, Unicredit +4,64%, Intesa +2,11%. Mps invariata.In evidenza Finmeccanica +5,34%, Atlantia +5,09% e Pirelli +4,955 dopo la semestrale (utili +39,6%), Fiat sale del 4,34%. Oggi sono stati diffusi nuovi dati negativi per l’auto europea: Renault ha chiuso il primo semestre con un utile netto in calo del 39% a 746 milioni di euro.”La continua crescita internazionale non ha compensato la debolezza del mercato europeo”, ha spiegato il gruppo.Continua lo scontro tra Sergio Marchionne e Volkswagen, dopo l’affondo del capo della Fiat sui prezzi del produttore tedesco (sta provocando “un bagno di sangue sui prezzi e sui margini”): “Marchionne è insopportabile come presidente dell’Acea, gli chiediamo di dimettersi”, ha ribattuto il responsabile della comunicazione di Volkswagen, Stephan Gruehsem.

Dopo l’aumento di capitale di Premafin (-2,53%)riservato a Unipol (-10,74%), l’azionista di controllo Finsoe che oggi detiene l’80,928% di Premafin ha in portafoglio il 3,871% di Mediobanca, il 4,482% di Pirelli, il 5,461% di Rcs Mediagroup, oltre al 4,185% di Gemina.Prosegue anche il giallo della lettera firmata da Salvatore Ligresti sul presunto accordo con Mediobanca (+4,93%) per la buonuscita della famiglia da Premafin. Unipol ha affermato in una nota, su richiesta Consob, di non essere a conoscenza di accordi stipulati tra precedenti azionisti di Premafin e Mediobanca. Piazzetta Cuccia ha ribadito di non aver stipulato nessun accordo (ma ora ci si attende che anche Nagel venga convocato del pm Orsi dopo i Ligresti e l’Avvoccato Rossello). Fonsai chiude in calo del 58,82%.

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