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Il Real Madrid caccia Benitez e chiama Zidane: Isco non andrà alla Juve che ora punta su Banega

La cacciata di Benitez al Real e l’arrivo di Zidane cambierà anche il calciomercato italiano: la Juve non avrà Isco e dovrà fare rotta su Banega, il talentuoso trequartista del Siviglia in scadenza di contratto ma seguito anche dal Milan che deve liberarsi di Cerci e di El Shaarawy – Via Emilia per l’Inter che cerca Lavezzi: Santon e Ranocchia verso Bologna

Il Real Madrid caccia Benitez e chiama Zidane: Isco non andrà alla Juve che ora punta su Banega

E adesso si fa sul serio. La sessione invernale di calciomercato è appena cominciata ma siamo già ai titoli da prima pagina. Poco importa che la notizia più importante arrivi dall’estero, perché quando si tratta di Real Madrid non c’è campanilismo che tenga. L’esonero di Rafa Benitez era nell’aria, ma Florentino Perez, ancora una volta, è riuscito a sorprendere tutti. Non tanto per il sostituto, quello Zinedine Zidane da tempo candidato principe alla panchina blanca, quanto per le tempistiche: la decisione, infatti, sarebbe stata più comprensibile durante la sosta (che in Liga, a dire il vero, è durata solo nel weekend natalizio), non con la stagione nuovamente nel vivo. 

“Farò tutto il possibile per vincere – le parole di Zizou durante la conferenza stampa congiunta con Florentino. – Sono molto emozionato, per me è una chance importantissima e metterò tutto me stesso nel tentativo di conquistare qualcosa”. Nessun commento invece su Benitez, a parte una piccola (piccolissima) parentesi di Perez: segnale che Rafa, inviso alla maggior parte dei giocatori (su tutti Cristiano Ronaldo) aveva proprio fatto il suo tempo. 

Lo scossone da Madrid, oltre che a fomentare ulteriormente il mercato degli allenatori, potrebbe avere risvolti importanti anche sul fronte italiano. Difficile infatti che la Juve possa strappare Isco: lo spagnolo, completamente ai margini nella gestione Benitez, è un pupillo di Perez ed è plausibile che Zidane, scelto proprio dal numero uno blanco, voglia puntare su di lui. I bianconeri rischiano dunque di veder sfumare, per l’ennesima volta, il trequartista tanto desiderato da Allegri, quasi ci fosse una strana maledizione. 

Complicato anche arrivare a Gundogan, l’altro nome caldo sul taccuino di Marotta. “A gennaio non lo vendono”, il commento di John Elkann durante lo sbarco della Ferrari in Borsa, a testimonianza di quanto il centrocampista piaccia ma sia difficile da prendere. Il Borussia Dortmund vuole almeno 30 milioni, la Juve, anche in virtù del contratto del giocatore (scadenza 2017), non intende andar oltre i 20. Le alternative si chiamano Moutinho e Banega, quest’ultimo seguito con interesse anche dal Milan. 

I rossoneri vogliono regalare un regista a Mihajlovic e l’argentino, in scadenza di contratto a giugno, sarebbe il mix ideale tra qualità e prezzo. Prima però Galliani deve vendere e la cosa è più facile a dirsi che a farsi. In attesa che Cerci decida se accettare o meno l’offerta del Genoa (prestito fino a giugno, l’Atletico Madrid ha già dato l’ok) c’è da sbrogliare il caso El Shaarawy, in procinto di tornare alla base dopo che il Monaco ha deciso di non riscattarlo. Il Faraone potrebbe anche restare nel Principato fino a giugno ma questo gli costerebbe l’Europeo: il club infatti lo metterebbe fuori rosa. 

Un bel problema per Galliani, convinto di portare a casa 14 milioni e invece costretto, nella migliore delle ipotesi, ad accontentarsi di molto meno. Roma, Fiorentina e Genoa lo vogliono in prestito, l’ad rossonero punta quantomeno a fissare un obbligo di riscatto. Nel frattempo è arrivata l’ufficialità di Boateng: il ghanese, già a Milanello da diversi mesi, è il primo rinforzo invernale per Mihajlovic. Tanti movimenti anche in casa Inter, sia in entrata che in uscita. Proseguono le trattative per Calleri, attaccante del Boca da tempo nel mirino di Mancini. 

“L’operazione è molto avanzata e potrebbe chiudersi in settimana – ha fatto sapere Angelici, presidente del club argentino. – L’Inter lo vuole per luglio, ora andrà 6 mesi in prestito a Bologna oppure resterà con noi”. L’asse tra nerazzurri e rossoblu è il primo passo verso diverse operazioni, tutte con vista sull’Emilia. Donadoni potrebbe infatti arrivare a Santon e Ranocchia: entrambi però, oltre all’affare Calleri, sono legati a un sostanzioso contributo sugli stipendi, che l’Inter dovrebbe pagare al 50%.

Pronto a partire anche Dodò, in procinto di trasferirsi alla Sampdoria con la formula del prestito secco. In entrata invece, oltre al già citato Calleri, è sempre vivo il nome di Lavezzi, di nuovo nelle mire di Mancini dopo il tentativo fallito in estate. “Il Psg non lo lascerà partire a gennaio” scrive l’Equipe, i nerazzurri però aspettano di incontrare il procuratore Mazzoni: il Pocho infatti andrà in scadenza di contratto a giugno e questo potrebbe forzare la mano ai campioni di Francia.

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