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Il pagellone del calciomercato: Juve e Napoli superstar, bene la Lazio, in attesa Milan, Inter, Roma

Mancano tre settimane alla fine del calciomercato e i tifosi sognano – Finora Juventus e Napoli sono state le più attive, bene anche la Lazio, così così il Milan, in netto ritardo Inter e Roma – Ma i giochi sono tutti aperti e di solito i colpi più grossi si consumano proprio nelle ultime ore dii mercato: scintille a fine agosto

Calciomercato, meno 3. A poco più di 20 giorni dalla fine della campagna trasferimenti (per l’appunto 3 settimane), le squadre italiane continuano a trattare acquisti e cessioni. Per la gioia di tutti gli appassionati di calcio (noi compresi), che tanto amano sognare durante l’estate. Trattative dopo trattative, inevitabilmente cambiano anche i giudizi nei confronti delle squadre. D’altronde, non potrebbe essere diversamente, in un senso o nell’altro: se l’acquisto di Vucinic infatti, rende più competitiva la Juventus (e di conseguenza ne alza il voto), automaticamente indebolisce la Roma (e qui, il giudizio si abbassa). Diamo allora i giudizi di questa settimana, che, come sempre, faranno discutere i tifosi (qualcuno si arrabbierà anche). Ma, tifosi infuriati, non disperate: alla fine del mercato mancano altre 3 settimane, in cui tutto, ma proprio tutto, può ancora succedere.

JUVENTUS 7,5

Dopo l’acquisto di Vucinic, la Juventus raggiunge il Napoli al primo posto della classifica del mercato. L’operazione infatti, porta qualità ed esperienza al reparto offensivo bianconero, oltretutto a basso costo. I 15 milioni spesi per l’operazione (tra l’altro dilazionati in tre rate) sono un’inezia se paragonati ai 43 che il Manchester City ha speso per Aguero, o ai 35 che il Villarreal chiedeva per Rossi. Marotta (forse imbeccato da Conte) ha preso l’unico attaccante sul mercato in grado di fare due ruoli: la punta e l’esterno sinistro. Dopo Pirlo, Lichtsteiner e Vidal, la Juve ha messo le mani su un altro giocatore che, Marotta dixit, “Serve ad alzare la qualità della rosa”. Ora, la domanda che si fanno tifosi e addetti ai lavori, è una sola: così com’è oggi, la Juventus sarebbe competitiva per lo scudetto? La risposta è no, ma con due ulteriori acquisti potrebbe diventarlo. La difesa infatti è da sistemare. Manca un centrale di alto livello, uno che possa giocare titolare fin da subito, magari permettendo lo spostamento di Chiellini sulla sinistra (con Ziegler panchinaro di lusso). I nomi che si fanno sono due: Diego Lugano del Fenerbahce e Alex del Chelsea. Arrivare a uno di questi (soprattutto al secondo), vorrebbe dire migliorare sensibilmente la fase difensiva della squadra, l’anno scorso vero punto debole. Ma è sulla fascia sinistra che la Juve si gioca il prossimo scudetto. Nel gioco di Conte infatti, gli esterni hanno un’importanza vitale. Bocciato Bastos (poco gradito all’allenatore), le piste calde portano a Eljero Elia e a Juan Manuel Vargas. L’olandese costa meno del peruviano, è da tempo sul taccuino di Marotte, e l’Amburgo (a differenza della Fiorentina) non farebbe richieste folli. Ma per arrivare a questi nomi, bisogna prima vendere. E qui capiremo l’abilità dei dirigenti bianconeri. Ceduto (bene) Sissoko, solamente prestato (ma non poteva essere altrimenti) Felipe Melo, ora Marotta deve piazzare Amauri e Iaquinta, senza dimenticare Grosso e Grygera. Se la Juve ci riuscirà, allora il mercato in entrata verrà completato. E Antonio Conte, avrà tutte le carte in regola per riportare la Vecchia Signora sul tetto d’Italia.

NAPOLI 7,5

Dopo i “botti” di giugno – luglio, in casa Napoli è tempo di riflessioni. Riccardo Bigon ha lavorato tutta la settimana sul fronte cessioni, da Mannini a Rinaudo (entrambi al Siena) da Cigarini a Bogliacino. Questo non significa che gli acquisti siano finiti, semplicemente il Napoli ha già concluso il 90% del suo mercato in entrata, dunque aspetta la fine di agosto per piazzare l’ultimo colpo. Mazzarri ha chiesto un attaccante, uno che possa alternarsi a Cavani senza abbassare drasticamente il livello della squadra. La conferma di Lucarelli infatti, va vista più come un perfezionamento della rosa, visto che l’ariete d’area (quello che magari risolve le partite in mischia) non passa mai di moda. Vedremo che cosa succederà, quel che è certo è che il Napoli già così, può ripetere i fasti dello scorso anno. La rosa è stata allungata, dunque, almeno sulla carta, gli azzurri non dovrebbero avere problemi nell’affrontare il doppio impegno campionato – Champions League. Certo, un conto è la formazione disegnata, un altro è la partita in campo. Mazzarri lo sa, ecco perché sta spingendo per avere un ultimo rinforzo. Che, sicuramente, arriverà.

LAZIO 7

Resiste al terzo posto la Lazio di Claudio Lotito. La cessione di Mark Bresciano infatti, non pregiudica la qualità della rosa, visto che l’australiano era da tempo ai margini della squadra. Diverso, sarebbe se a lasciare Formello fosse Mauro Zarate, che, nonostante la discontinuità cronica, è un talento di indubbio valore. L’argentino, è vero, non ha mai legato con Reja, ma in certi casi ha risolto le partite con le sue giocate (vedi Catania). E allora perderlo, potrebbe essere deleterio. La settimana laziale, è andata avanti su questa linea. Giuseppe Bozzo, procuratore di Zarate, è stato a Londra, dove ha incontrato i dirigenti di Tottenham e Arsenal, entrambi interessati a portarsi a casa il talento laziale. I tifosi fanno gli scongiuri, Reja probabilmente no. Ma gli acquisti di Cissè e Klose sono un valore aggiunto agli attaccanti già presenti in rosa (Zarate, certo, ma anche Floccari e Rocchi), non un sostitutivo. Altrimenti il voto sarà destinato a scendere. Al di là delle cessioni però, Tare continua a lavorare sull’acquisto di un centrocampista e di un difensore centrale. In settimana ci sono stati contatti con il Cesena per Parolo (offerti 4 milioni più Foggia), uno che non avrà il nome esotico, ma che sicuramente porterebbe qualità e quantità alla rosa laziale. Per la difesa invece, si fa il nome di Coates, 20enne uruguayano del Nacional Montevideo. Il giovane difensore potrebbe essere la classica sorpresa, ma su di lui c’è anche il Manchester City. Vedremo cosa succederà, intanto la Lazio si gode la medaglia di bronzo di questo mercato.

MILAN 6,5

Voto immutato anche per il Milan, ma la sensazione è che i rossoneri si stiano preparando a scalare la classifica. Con Mister X infatti, arriverà un giocatore di qualità, uno che (nei sogni dei tifosi rossoneri) sposterà gli equilibri anche in Europa. Al momento, non ci sono certezze, ma le voci che si sono susseguite in settimana (su Montolivo prima, su Aquilani poi) cominciano a delineare un identikit sempre più preciso (e non strampalato, come quello stilato da Galliani a inizio giugno). Nomi inferiori alle attese, visto che si parlava di gente del calibro di Fabregas, Hamsik o Schweinsteiger, ma l’usato sicuro a volte, può dare ottimi risultati. Indubbiamente però, la settimana del Milan è stata scossa dal caso Balotelli. Supermario, stufo di Manchester, si è di fatto offerto ai rossoneri, e l’operazione, dapprima considerata Fantacalcio, sta prendendo quantomeno i contorni della realtà. Dovessero partire Cassano e Paloschi infatti, il Milan avrebbe davvero posto per un altro attaccante. E, cambiare il Cassano di oggi con Balotelli, aumenterebbe di sicuro la qualità dei campioni d’Italia. La squadra sembra a posto, mancano giusto due tasselli. Noi aspettiamo fiduciosi, convinti che Adriano Galliani, vero fuoriclasse del mercato, regalerà anche stavolta, il tanto atteso colpo di scena. Quello che, ça va sans dire, potrebbe portare il Milan sul podio del mercato.

INTER 5

Mercato immobile quello dell’Inter, così anche il voto resta lo stesso. Insufficienza piena per Marco Branca e il suo staff, perché, al momento, la squadra nerazzurra non registra miglioramenti. Il problema (quello vero) è che Radio Mercato porta ogni giorno notizie allarmanti. Non solo non si vedono movimenti di rilievo sul fronte acquisti, ma arrivano voci sempre più consistenti di campioni prossimi a partire. Su tutti Wesley Sneijder, sempre più conteso dai due Manchester, lo United e il City. Le dichiarazioni di Paolillo contano poco se il diretto interessato non smentisce le voci di mercato. Perdere Sneijder, significa perdere una buona fetta del potenziale nerazzurro (garantito in buona parte dalla permanenza di Eto’o, lui si indispensabile). L’olandese è stata la luce interista nell’anno del triplette, l’uomo in grado di servire palloni deliziosi sui piedi delle punte, e, all’occorrenza, di segnare gol pesanti, anzi pesantissimi. Cederlo (seppur per una cifra alta) è un grosso rischio, sempre che l’Inter non abbia già in mano un regista (il trequartista non rientra nelle idee di Gasperini) di assoluta qualità. Ma al momento, giovani Casemiro e M’Vila a parte (sicuramente promettenti, ma incognite), di questi non v’è traccia. Il possibile (ma ancora tutto da verificare) arrivo di Tevez, non risolverebbe i problemi dell’Inter, che necessita di ricambi a centrocampo e in difesa. Il voto dunque resta insufficiente, ma la penna è pronta ad alzarlo in caso di colpaccio di mercato (al momento inatteso, ma mai dire mai). Ma anche ad abbassarlo drasticamente, qualora venisse ceduto un big senza avere pronto il sostituto.

ROMA 4,5

La settimana appena conclusa, consegna alla Roma l’ultimo posto nella classifica attuale (è bene ricordarlo) del calciomercato. Difficile capire cosa sta succedendo negli uffici giallorossi della capitale. La sensazione è che nemmeno Luis Enrique ci stia riuscendo, almeno ad ascoltare le sue dichiarazioni. “Per creare la mia Roma ho bisogno di altri giocatori. Non sono mica Harry Potter”, questo in sintesi, il pensiero dell’ex Barça B. Ma la società, al momento, fa il contrario di quello che chiede il suo tecnico. La cessione di Vucinic (comunque inevitabile) indebolisce la Roma. Lo sanno i tifosi, lo sanno i giocatori, lo sanno soprattutto i dirigenti. Che però, potrebbero cedere anche Borriello. Ma Roma necessita di rinforzi, non di cessioni. Il problema è che questi sono difficili da raggiungere. Nilmar sembra essere incedibile, così come Higuain. Hernandez potrebbe essere una scommessa interessante, sulla falsariga di Bojan e Lamela, ma convincere Zamparini (che ha già fatto ampiamente cassa con Pastore) non sarà facile. Ma se l’attacco piange, gli altri reparti non ridono di certo. Perso Mexes è arrivato Heinze, troppo poco: serve un altro difensore centrale, possibilmente di qualità (Kjaer, ma costa troppo). A centrocampo poi, Luis Enrique vorrebbe addirittura due giocatori. Troppa grazia, ne avrà uno. Lucho Gonzalez? Possibile, ma al momento le parti sono ancora distanti. Fernando? Finchè il prezzo resta di 15 milioni, è impossibile. L’unica buona notizia di questa settimana (amichevole vinta con Vasas a parte), arriva da Daniele De Rossi, prossimo al rinnovo di contratto. Capitan Futuro non ha ancora firmato, ma intanto ha rifiutato il trasferimento al Manchester City. La sua permanenza, sarebbe il primo tassello per il futuro. Ma le promesse di DiBenedetto (“Vogliamo competere per il campionato”), al momento, non trovano riscontri con la realtà.

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