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Il nuovo allenatore del Milan è Superpippo Inzaghi: l’ha deciso un vertice ad Arcore da Berlusconi

Superpippo prende il posto di Seedorf – Lo ha deciso un vertice serale ad Arcore da Silvio Berlusconi – Tassotti e Filippo Galli collaboreranno con il nuovo allenatore dei rossoneri che giocheranno con il 4-3-1-2 e con il 4-3-3 – Fatale a Seedorf l’avversione di Galliani e di metà squadra

Il nuovo allenatore del Milan è Superpippo Inzaghi: l’ha deciso un vertice ad Arcore da Berlusconi

Il dopo Seedorf si chiama Inzaghi! Manca ancora l’ufficialità, che arriverà probabilmente nella giornata di oggi non appena il Milan avrà risolto il contratto con l’olandese, ma ormai non ci sono più dubbi. I giochi infatti si sono conclusi ieri sera nel corso di un lungo vertice ad Arcore tra Silvio Berlusconi, Adriano Galliani, Fedele Confalonieri e Superpippo in persona, al termine del quale è giunta l’investitura tanto attesa.

Nulla da fare dunque per Seedorf, a cui non è bastato neanche il contratto paracadute fino al 2016 per salvare la panchina. Troppo evidenti le fratture con Galliani e buona parte della squadra per proseguire assieme e così anche Berlusconi, di questi tempi piuttosto restio a sprecare denaro, ha dato il placet all’esonero. Che verrà comunicato oggi, dopodichè partirà ufficialmente l’era Inzaghi. Battuta dunque la concorrenza di Unai Emery, fresco vincitore dell’Europa League con il Siviglia, nei giorni scorsi al centro dei pensieri di Galliani. Troppo difficile però arrivare a lui in tempi brevi e così lo stesso tecnico spagnolo si è tirato fuori dai giochi annunciando che mercoledì avrebbe firmato il rinnovo di contratto col suo attuale club.

Assist più che ghiotto per Superpippo che da vecchio lupo del gol ha subito sfruttato. Nel primo pomeriggio ha incontrato a Milanello Tassotti e Filippo Galli, futuri componenti del suo staff da cui ha ricevuto pieno appoggio, poi ha raggiunto Galliani in sede. Da lì ad Arcore il passo è stato breve e, come da prassi in questi casi, coperto di mistero. Alle 20.50 infatti l’auto dell’ad ha varcato i cancelli di Villa San Martino attirando subito l’attenzione dei media, accortisi di un’altra persona al suo fianco. Ma complici i vetri oscurati il volto di Inzaghi è rimasto coperto, seppur sulla bocca di tutti. Alle 23.57 però, dopo oltre tre ore di vertice, il giallo è stato risolto dando al mondo intero il nome del nuovo allenatore del Milan. Niente Donadoni, Emery né tantomeno Spalletti, i rossoneri ripartiranno da Superpippo, uno di famiglia.

Dopo le esperienze con gli Allievi Nazionali e la Primavera, condite dal successo nel torneo di Viareggio, il giovane tecnico potrà così misurarsi con la prestigiosa, ma scottante, panchina della prima squadra. Ripartirà dal 4-3-1-2, modulo preferito di Berlusconi, e dal 4-3-3, l’ideale di Galliani. Insomma, un colpo al cerchio e uno alla botte, per accontentare tutti o quantomeno per non scontentare nessuno. Proprio quello che non è riuscito a fare Seedorf, uscito dunque sconfitto dal lungo e snervante conflitto con l’ad.

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