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Il Napoli rinvia la festa della Juve, l’Inter blinda il terzo posto

Battendo il Chievo per 3-1 il Napoli rinvia di almeno una settimana lo scudetto della Juve – L’Inter espugna Frosinone e consolida il terzo posto – Stasera Atalanta-Empoli conta per la Champions e per la salvezza

Il Napoli rinvia la festa della Juve, l’Inter blinda il terzo posto

Il Napoli rinvia la festa della Juve, l’Inter blinda il terzo posto. Doveva essere un weekend di verdetti, invece non è stato così: lo scudetto è rimandato almeno di una settimana e non solo per colpa dei bianconeri. Se la sconfitta di Ferrara, infatti, ha rappresentato un buon 80% dei motivi, il restante 20 è merito degli azzurri di Ancelotti, bravi nel vincere a Verona e a impedire così alla Signora di celebrare il titolo sul divano.

Ma il successo più pesante della domenica è senza dubbio quello dell’Inter, capace di sbancare Frosinone e di portarsi così a + 6 sulla Roma quinta, anche se il divario potrebbe ridursi di un punto se l’Atalanta battesse l’Empoli nel posticipo odierno (ore 20.30). Spalletti aveva chiesto ai suoi di vincere per evitare che lo scontro con i giallorossi di sabato prossimo si trasformasse in un pericoloso dentro o fuori ed è stato accontentato con una buona prova, nella quale i suoi hanno mostrato un’evidente superiorità sull’avversario.

Significativo poi che uno dei maggiori protagonisti sia stato quel Nainggolan voluto a ogni costo, e tornato in condizione proprio nel momento decisivo, in cui i punti, giocoforza, pesano il doppio. Il Ninja ha sbloccato il match dello Stirpe con un bel colpo di testa al 19’, dopodiché ha alternato spada e fioretto, dimostrando di essere, finalmente, tornato ai livelli del passato romanista.

Ma la vittoria dell’Inter non si spiega col solo Nainggolan bensì con una prova corale di buon livello, nel quale solo un quarto d’ora di difficoltà (comunque gestito abbastanza bene) ha fatto sì che il risultato restasse in bilico fino alla fine. Dopo l’1-0 sopraccitato, infatti, era arrivato anche il raddoppio di Perisic, freddo nel capitalizzare al meglio un rigore procurato da Skriniar (fallo di Chibsah) e mandare così i compagni al riposo su un rassicurante 0-2 (37’).

Al rientro però il Frosinone trovava l’improvvisa giocata per riaprire i giochi (62’, destro di Cassata dalla distanza su cui Handanovic, a dire il vero, poteva fare meglio) e l’Inter, come spesso l’è capitato in stagione, vedeva traballare tutte le sue certezze. Ma gli uomini di Baroni, eccezion fatta per un colpo di testa di Ariaudo e una punizione fuori di poco di Ciano, non riuscivano a dare efficacia alla loro pressione e così i nerazzurri potevano contrattaccare al meglio con le ripartenze, ad oggi, forse, la loro arma migliore. Su una di queste Icardi e Vecino confezionavano il gol del 3-1 e Spalletti poteva così festeggiare una vittoria importantissima, forse decisiva ai fini della qualificazione in Champions.

“Abbiamo raccolto un successo pesante e fatto vedere a tutti che siamo una squadra seria – il commento soddisfatto del tecnico nerazzurro – Nei momenti in cui gli altri si scompongono c’è da essere cattivi e mettere il timbro sulla gara, invece noi diventiamo più leziosi, dunque è giusto che il risultato sia rimasto in bilico. C’era da mantenere il distacco dopo le vittorie degli altri, sono state fatte allusioni per tutta la settimana, io ho detto che i conti si fanno in fondo. Ma voi volete portare il discorso dove vi pare…”.

Il riferimento, nient’affatto casuale, è alle voci su Conte che si sono ripetute per diversi giorni e che, dato il loro fondamento (l’incontro c’è stato, eccome se c’è stato), proseguiranno anche dopo questa vittoria, intanto però Spalletti ha dato una risposta positiva e può godersi una settimana di (relativa) tranquillità.

Quella che, invece, non avrà Ancelotti, nonostante i 3 punti raccolti in casa di un Chievo da ieri ufficialmente in B: l’imminente ritorno di Europa League con l’Arsenal impone occhi ben aperti e tensione al punto giusto, altrimenti la rimonta, già proibitiva di suo, resterà soltanto un sogno. Vincere a Verona era comunque fondamentale per tutta una serie di motivi, non ultimo rinviare la festa scudetto della Juve e costringerla a una partita “vera” contro la Fiorentina. Missione compiuta grazie a una doppietta di Koulibaly (15’ e 81’) e al 20esimo gol stagionale di Milik (64’), mentre l’amarissima rete di Cesar (90’) è valsa solo per il tabellino.

“E’ una vittoria che ci toglie un po’ di peso, abbiamo giocato con applicazione ma anche con molta tensione – il commento di Ancelotti – Il raddoppio di Milik ha sbloccato un po’ tutto, questo successo ci servirà per preparare al meglio la sfida con l’Arsenal. È importante restare uniti e ribadisco che questo è un gruppo molto sano che ha vissuto un momento complicato. Contro l’Arsenal mi aspetto un grande aiuto dal San Paolo, noi ci proveremo con tutte le nostre forze”.

Appuntamento a giovedì, quando Carlo proverà a regalare a Napoli una rimonta europea che, verosimilmente, darebbe la scossa a una stagione molto più piatta di quanto non dica l’attuale secondo posto.

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