Condividi

Il lavoro Usa dà fiato alle Borse

I mercati apprezzano i numeri comunicati nel primo pomeriggio dal dipartimento del Lavoro degli Stati Uniti: creati 148 mila posti di lavoro, tasso di disoccupazione al 7,2% – A Piazza Affari brillano Pirelli, Rcs e Fiat – Si risolleva Telecom Italia, male Buzzi Unicem dopo il downgrade di Crédit Suisse.

Il lavoro Usa dà fiato alle Borse

I dati sul lavoro in arrivo dagli Stati Uniti danno slancio alle Borse. Dopo una mattinata di attesa, all’inizio del pomeriggio le principali piazze europee accelerano al rialzo: Milano e Parigi +0,6%, Francoforte +0,7%, Londra +0,5%.  

I mercati apprezzano i numeri comunicati nel primo pomeriggio dal dipartimento del Lavoro degli Stati Uniti. Il mese scorso negli Usa sono stati creati 148 mila posti di lavoro, meno dei 180 mila attesi dagli analisti. Quanto al tasso di disoccupazione, è calato al 7,2%, mentre gli economisti avevano previsto una variazione nulla al 7,3%.

In passato i dati positivi sull’economia americana venivano interpretati sesso in chiave negativa dalle Borse, perché si temeva che ogni miglioramento avvicinasse la prospettiva del tapering, ovvero la graduale interruzione fino allo stop del Quantitave easing, il pacchetto di misure di sostegno garantito dalla federal Reserve. L’elezione di Janet Yellen alla presidenza della Banca Centrale americana ha tuttavia allontanato questa prospettiva. 

Intanto, a Piazza Affari brilla il titolo di Pirelli (+5,10%), dopo l’annuncio dello scioglimento anticipato del patto di sindacato. La società diventa contendibile e sul mercato girano rumor di un interesse da parte della tedesca Continental. Lo scioglimento del patto di governo della Bicocca, ha detto Marco Tronchetti Provera. va nella direzione di una società ad azionariato diffuso e dovrebbe incontrare il consenso dei soci.

Giornata di sole anche per Rcs (+2,3%), spinta oggi dalle dichiarazioni di Diego Della Valle, che non ha escluso la possibilità di aumentare la sua partecipazione, oggi intorno al 9%. Da inizio mese il titolo ha messo a segno un +38%, con volumi crescenti. Da inizio anno il saldo è però ancora negativo di oltre il 60%.

Fiat +3,2% in scia alle indiscrezioni secondo cui Veba, il fondo sanitario dei lavoratori americani del settore auto, avrebbe la necessità di incassare velocemente e al valore massimo la quota di minoranza del 41,5% di Chrysler per poter abbattere l’indebitamento e coprire il deficit. “Ci aspettiamo una valutazione tra i 4 e i 4,5 miliardi di dollari, ovvero a metà strada tra le richieste Veba e l’offerta Fiat”, rileva Intermonte.

Telecom italia torna in territorio leggermente positivo, dopo una mattinata in rosso. La Cdp garantisce “porte aperte” per un possibile investimento nella rete fissa della società, ma secondo alcune indiscrezioni riportate dal sito dell’agenzia Bloomberg, Telecom Italia prevede di interrompere la proposta di spin-off. Nel prossimo Cda del 7 novembre il board della compagnia di tlc vorrebbe rinunciare al piano approvato a maggio.

Il peggior titolo del Ftse Mib è quello di Buzzi Unicem (-1,6%), dopo che Crédit Suisse ha tagliato il target price a 11 euro.

Commenta