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Il Governo corregge il Def: 2,4% solo per un anno

Parziale retromarcia sul deficit del Governo di fronte alla reazione critica dei mercati, della Ue e del Quirinale: il tetto del 2,4% sul Pil scenderà al 2,2% nel 2020 e al 2% nel 2021 – Ma lo spread è sempre ai livelli di guardia: sfonda quota 300 sui Bund ed è addirittura a 151 sul Portogallo – Euro in ripresa – Amazon alza un po’ le paghe

Il Governo corregge il Def: 2,4% solo per un anno

Si cambia. Il deficit, previsto dal Def al 2,4% per tre anni, si ridurrà già a partire dal secondo anno al 2,2% per scendere al 2% nel 2021. Lo ha annunciato il premier Giuseppe Conte al termine del vertice di maggioranza di ieri sera che, peraltro, non ha sbloccato il Documento di Economia e Finanza: restano forti distanze sul reddito di cittadinanza e regna ancora la nebbia più fitta sulle coperture, nonostante l’ottimismo ostentato da Luigi di Maio, “l’indigeste primo attore del feuilleton italiano che sta compromettendo la salute delle Borse europee”, come scrive stamane Les Echos.

Ma l’apertura annunciata da Conte, che ieri ha spento l’incendio acceso dalle parole in libertà di Claudio Borghi, presidente della commissione Bilancio di Montecitorio favorevole all’uscita dall’euro, fa prevedere per stamane un avvio meno travagliato per Piazza Affari e i titoli di Stato.

L’euro, sceso ieri sera sui minimi delle ultime cinque settimane e trattato stamattina a 1,157 su dollaro, da 1,154 della chiusura. Ma non sarà facile archiviare la seduta al cardiopalma di ieri, finita in moderato ribasso (-0,23% a quota 20.562,31 punti) dopo ripetuti strappi. Ma soprattutto pesa lo spread, 299 punti in chiusura sul bund tedesco, ma a quota 151 sul Portogallo.

PIAZZA AFFARI RECUPERA. LE BORSE EUROPEE PERDONO COLPI

La tensione comincia intanto a trasmettersi ai listini dell’Eurozona: Francoforte -0,42%; Parigi -0,71%; Madrid -1,08%. In frazionale calo anche Londra (-0,27%). Secondo l’analisi del centro studi AlphaValue basata su 470 titoli del Vecchio Continente, oltre all’effetto della sindrome italiana, pesa la frenata delle prospettive di profitto di settori chiave, a partire da auto, industria aerea, pharma e assicurazioni. I profitti, visti in salita dell’8,4% ad aprile (meglio della concorrenza americana) sono scesi al 6,2% a giugno per poi accelerare la discesa con l’effetto Italia. E così Wall Street ha aumentato il distacco dai listini europei: l’Eurostoxx è oggi sotto di 14,5 punti rispetto allo Standard & Poor’s.

AMAZON AUMENTA LE PAGHE, DOW JONES RECORD

Altro clima sull’altra sponda dell’Atlantico: il Dow Jones ha chiuso in rialzo dello 0,46% a 26.773 punti, record numero 12 del 2018.Il New York Times ha sparato un’altra bordata contro Donald Trump: la fortuna dei tycoon è legata ad una clamorosa evasione fiscale (413 milioni di dollari) al momento di riscuotere l’eredità paterna. Ma la notizia più rilevante arriva dal nemico numero uno del presidente, Jeff Bezos.

Amazon in ribasso dopo sei giorni di rialzo (-1,5%), ha annunciato l’aumento della paga oraria minima dei dipendenti in Usa (15 dollari) e in UK (9,75 sterline). Un segnale dello stato di salute dell’economia ma anche una nuova forte pressione sui concorrenti, in vista del Natale. Un’operazione a basso costo: il provvedimento vale circa lo 0,001% del valore di Borsa della società, ieri sera pari a 961 miliardi di dollari.

Poco mosso l’indice S&P 500 (-0,04%), debole il Nasdaq (-0,47%). Continua la frana di Facebook (-1,91% ieri e -5,6% nelle ultime tre sedute) dopo lo scoppio del nuovo caso di identità piratate dal social network.

IL TESORO USA PUNISCE LA YAKUZA: TOKYO -0,6%

Stamattina in Asia, la Borsa del Giappone è in calo dello 0,6%. Il Tesoro Usa ha deciso di imporre pesanti sanzioni alle società legate alla Yakuza, la mafia giapponese. Le prime misure riguardano il clan Yamaguchi di Kobe, forte di 34,500 affiliati, che esercita tra l’altro il suo controllo sui campi di golf e le aste d’arte.

Chiuse per vacanza le Borse cinesi, giù Hong Kong (-0,4%) e India (-0,5%). Continua la frana della rupia indiana e di quella dell’Indonesia, sui minimi degli ultimi vent’anni.

PETROLIO SOTTO 85 DOLLARI, OGGI LE SCORTE USA

Resta in prossimità dei massimi degli ultimi quattro anni il petrolio Brent, a 84,8 dollari il barile. Le esportazioni di petrolio iracheno sono scese in settembre, secondo quanto riportato da Bloomberg, sui minimi degli ultimi due anni e mezzo, a 1,7 milioni di barili. Oggi vengono pubblicati i dati sulle scorte di greggio degli Stati Uniti.

A Piazza Affari Saipem -0,3%: Stefano Cavacini è il nuovo direttore finanziario.

LO SPREAD BUCA 300, OGGI IL CONCAMBIO DEL TESORO

Da segnalare la cronaca di una giornata vissuta pericolosamente sul fronte del debito.

Dopo un picco in apertura a quota 302, quasi 20 punti sopra la chiusura di ieri, lo spread ha attenuato la salita a metà pomeriggio, scivolando brevemente sotto 290, salvo poi riportarsi in chiusura ai massimi.

Il tasso decennale italiano ha oscillato in giornata tra un picco di 3,44%, massimo da fine febbraio 2014, e un minimo di 3,34%, contro il 3,31% della chiusura di ieri. Ampia anche l’oscillazione del rendimento biennale, tra 1,62% e 1,38%.

Lo spread Italia/Spagna ha allargato oggi di 10 punti a 187, quello sul Portogallo di 11 a 151.

Oggi si tiene la nuova operazione di concambio in titoli di Stato, la seconda del 2018. Il Tesoro offre fino a 2,5 miliardi di euro del Btp settembre 2028 cedola 4,75% ritirando Btp sulle scadenze febbraio 2019, ottobre 2020, novembre 2020 e maggio 2021 cedola 3,75%.

BANCHE SOTTO TIRO: MORGAN STANLEY TAGLIA I TARGET

Banche nuovamente zavorrate dallo spread: l’indice del paniere italiano è sceso dell’1,17%, scivolando ai minimi dal 28 febbraio 2017. Dopo Citigroup anche Morgan Stanley è intervenuta sui titoli del settore, confermando i rating ma rivedendo al ribasso i target price. Nello specifico la banca americana ha confermato la raccomandazione overweight sui titoli Mediobanca (-0,46%) e Unicredit (-1,85%) ma ha ridotto il prezzo obiettivo da 10,6 a 10,4 euro per Piazzetta Cuccia e da 18 a 17,2 euro per la banca di Piazza Gae Aulenti.

Per Banco Bpm (-1,99%) il rating resta invariato a equalweight ma il target price scende da 2,6 a 2,3 euro. Confermato equalweight anche su Mps (-4,54%), Intesa Sanpaolo (-0,33%) e Ubi Banca (-2,06%) ma il prezzo viene tagliato, rispettivamente, da 2,7 a 2,3 euro, da 3,1 a 2,9 euro e da 3,7 a 3,3 euro.

OGGI CONFERENZA DI BANCA IFIS, DEBOLI LE ASSICURAZIONI

Tra le mid cap, pesante Credito Valtellinese (-5,54%).

In controtendenza Banca Ifis (+4,6%) in recupero dai minimi dal 2016. La società ha annunciato che oggi pomeriggio alle 14:30 terrà una conference call con gli analisti per chiarire le prospettive dell’azienda e rispondere a eventuali domande degli investitori.

In calo le assicurazioni Generali (-1,15%), Unipol (-2,53%) e il risparmio gestito: Poste Italiane -1,79% e Banca Mediolanum -1,53%. In controtendenza Azimut (+0,86%) e Banca Generali (+1,27%).

TIM SUI MINIMI DAL 2013. L’ASTA 5G RACCOGLIE 6,55 MILIARDI

Ancora pesante Tim (-2,48%), sui minimi dall’estate 2013. Il titolo risente della competizione sulla rete e sul servizio mobile e dell’asta del 5G, che ha raggiunto 6,55 miliardi. Tim e Vodafone si aggiudicano per 1,7 miliardi ciascuno le frequenze da 80 Mhz. La gara è finita con risultati record a livello globale. Wind Tre e Iliad pagano 384 milioni di euro per le frequenze da 20 Mhz.

OGGI L’IPO DI ASTON MARTIN, STABILE FERRARI

Un nuovo concorrente si iscrive nel Gp delle auto di super lusso: oggi a Londra si tiene l’Ipo di Aston Martin: offerti titoli per 4,54 miliardi di sterline. Il roadshow ha consigliato di tagliare la richiesta, inizialmente prevista in 5,07 miliardi.

Poco mossa ieri Ferrari (-0,12%) nonostante Morgan Stanley abbia alzato il target a 140 dollari.

Fiat Chrysler (+0,14%) ha recuperato tutte le perdite della mattina portandosi sopra la parità nelle battute finali grazie ai dati sopra le attese sulle vendite nel mercato statunitense (+15%, a 199.819 unità). ”I marchi Ram e Jeep hanno spinto le nostre vendite retail e totali ai livelli più alti da 18 anni” afferma Reid Bigland, responsabile delle vendite Usa. Brembo -1,74%.

INFINENON SPINGE AL RIALZO STM

Avanza anche Stm (+2%), in scia al concorrente tedesco Infineon, +3% a Francoforte. Il responsabile della divisione automobilistica di Infineon, Peter Schiefer, avrebbe alzato gli obiettivi di ordinativi nel corso di una conference call.

ASTALDI PRECIPITA IN SERIE D

Ennesimo tracollo di Astaldi (-28,13%). Fitch ha ridotto il rating a C da CCC- a seguito della domanda di concordato preventivo. Standard & Poor’s ha declassato il titolo a D, il livello più basso.

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