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Il giorno dopo la cancellazione dell’Imu, si accende lo scontro: i no di Monti e Vincenzo Visco

Il viceministro dell’Economia, Stefano Fassina, scrive che “l’addio all’Imu rende ormai inevitabile l’aumento dell’Iva previsto per il primo ottobre” – Dura la reazione di Mario Monti (“Letta ha preferito rassicurare la sopravvivenza del governo con questa resa sull’Imu”) e anche quella di V.Visco – La Ue chiede rassicurazioni – Proteste di sindacati

Il giorno dopo la cancellazione dell’Imu, si accende lo scontro: i no di Monti e Vincenzo Visco

Il giorno dopo la cancellazione dell’Imu, arrivano puntuali le varie manifestazione di dissenso. Il viceministro dell’Economia, Stefano Fassina, scrive che “l’addio all’Imu, con la cancellazione per tutti di entrambe le rate dell’imposta, rende ormai inevitabile l’aumento dell’Iva previsto per il primo ottobre. In una fase così difficile – prosegue il viceministro – dedicare un miliardo per eliminare l’Imu per meno del 10% degli immobili di maggior valore, ha sottratto preziose risorse a finanziare

Contrariati sono anche i sindacati degli inquilini Sunia, Sicet e Uniat. “Scaricare, anche parzialmente, i costi dell’operazione Imu sugli inquilini è inaccettabile. Questa misura, se attuata, avrebbe un effetto moltiplicatore del costo dell’abitazione con il risultato di aumentare in maniera esponenziale gli sfratti per morosità che lo stesso decreto tenta di arginare” hanno detto. La tassa sui servizi (Taser) dal 2014 sarà anche a carico degli inquilini. Sunia, Sicet e Uniat avvieranno incontri con Governo e gruppi parlamentari.

Dura la reazione di Mario Monti alla cancellazione dell’imposta che il suo Governo aveva introdotto: “Il premier Letta ha preferito rassicurare la sopravvivenza del governo con questa resa sull’Imu; continuo a sperare che l’Esecutivo duri, ma mi auguro che abbia spina dorsale e non sia smidollato e in balia delle pressione dell’uno e dell’altra parte, anche perché non siamo condannati ad appoggiarlo per sempre.

Il Movimento 5 Stelle è scettico sui modi di copertura dell’Imu, ora cancellata. “Prosegue il ‘do tu des’ di basso rango nella maggioranza – dicono i militanti grillini – Anche l’Imu è diventata oggetto di scambio. Alfano può sbandierare la cancellazione di una parola e il Pd può dirsi soddisfatto perchè ciò che esce dalla porta rientrerà presto dalla finestra sotto mentite spoglie”.

L’ex ministro delle Finanze Vincenzo Visco (Pd) ha detto che la tassa sarà scaricata sui cedi medi. Le sue parole: “Pagheranno di più gli affittuari (ceti popolari e giovani) e i sindaci faranno ricorso a contorsioni acrobatiche per distinguere un metro quadro da un altro per assicurare detrazioni riferite alla situazione personale e familiare (cosa stravagante per un prelievo simil-tariffa e comunque di natura reale), per differenziare le aliquote eccetera. Alla fine l’onere differenziale si scaricherà sui ceti medi”.

Intanto, l’Unione Europea chiede rassicurazioni. È “assolutamente essenziale” che l’Italia assicuri la sostenibilità della finanza pubblica. È quanto osserva in una nota il commissario Ue all’economia, Olli Rehn.

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