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Il crollo dell’Enel e il netto calo delle banche mandano in forte rosso la Borsa

Ubi ed Enel perdono il 6% e trascinano giù Piazza Affari che lascia sul campo l’1,74% ed è ancora una volta la peggior Borsa d’Europa – Pesa anche l’esito insoddisfacente dell’asta Btp che manda lo spread a quota 320 e che apre le porte al sorpasso della Spagna sull’Italia – In controtendenza Saipem, Lottomatica e Luxottica

Il crollo dell’Enel e il netto calo delle banche mandano in forte rosso la Borsa

Ancora spread in salita e Borsa in ribasso. Le certezze politiche italiane non mollano la presa e oggi mettono una bandierina anche sull’attesa asta di Btp a 3 e a 15 anni: il Tesoro ha collocato 5,323 miliardi di euro di debito, contro un target massimo di 5,5 miliardi, ma ha dovuto offrire tassi più alti. Il rendimento sul Btp 2015 è salito al 2,48% dal 2,30% di un mese fa mentre il rendimento medio sul Btp 2028 è salito al 4,90% dal 4,805% di febbraio, senza però sfondare la soglia del 5%. Reagisce lo spread Btp-bund che in giornata porta il divario con i bonos spagnoli a soli 3 punti base ai nuovi minimi da marzo mentre sul debito trentennale si è già registrato il sorpasso della Spagna. In chiusura le tensioni si allentano e dopo un picco a 326punti, lo spread chiude sotto quota 320.

Milano è ko -1,74% con il crollo di Enel e il rosso delle banche sulle tensioni dello spread, peggiore tra le principali Piazze europee: Londra -0,45%, Madrd -0,40%, Parigi -0,10%, Francoforte +0,6%. Atene chiude invece in forte rialzo (+3,9%).

Nuova battuta d’arresto per il bilancio Ue: l’Europarlamento ha bocciato l’accordo Ue sul bilancio 2014-2020 chiedendo delle modifiche. La risoluzione (506 sì contro 161 no e 23 astensioni) respinge l’intesa dell’8 febbraio tra i Capi di Stato e Governo perché il bilancio Ue “nella sua forma attuale non riflette le priorità e le preoccupazioni espresse” dai deputati. L’Irlanda ha venduto il suo primo bond obbligazionario, un decennale, dal salvataggio del 2010 e la forte domanda ha anche richiesto un aumento dell’importo.

L’Ocse ha diffuso i dati preliminari sulla crescita del quarto trimestre 2012: ll pil dei Paesi del G20 è cresciuto dello 0,5% congiunturale (+0,6% nei tre mesi precedenti) e del 2,4% tendenziale (2,7%). Nonostante il segno positivo, ha precisato l’Ocse, persistono gli andamenti divergenti tra le maggiori economie mondiali. Tra i Paesi del G7, tutti i Paesi membri europei hanno sperimentato una contrazione nell’ultimo scorcio del 2012 (tra -0,9%n dell’Italia e -0,6% della Germania e -0,3% di Francia e Gran Bretagna). Gli altri G7 hanno segnato un andamento stabile (come Giappone e Usa) e positivo (Canada +0,2%). In fase di cliclo rialzista India, Messico, Corea, Brasile e Sud Africa mentre stabili Australia, Indonesia e Cina. Su base tendenziale è da notare la performance positiva del 2,4% dell’intera area del G20, con la Cina che ha fatto da locomotiva (+7,9%) e l’Italia fanalino di coda con la peggiore contrazione (-2,8%).

I mercati beneficiano dei positivi dati macro in arrivo dagli Usa: a febbraio vendite al dettaglio +1,1%, oltre attese. Un balzo spinto dal caro benzina, ma incrementi si sono avuti anche agli alimentari e ai concessionari di auto, calate le vendite nei ristoranti e nei negozi di arredamento. Il dollaro si rafforza dopo dati e il cambio con euro dollaro scende a 1,2958 (-0,5%). A Wall Street il Dow Jones è debole sotto la parità -0,09% e il Nasdaq (-0,18%). Dopo il dato sulle vendite al dettaglio sale Wall Mart.

Piazza Affari è trascinata al ribasso dal blackout di Enel -5,98% che ha annunciato un utile di 865 milioni dopo svalutazioni di 2,5 miliardi di euro e la riduzione dei target del piano. Ma in fondo al Ftse Mib ci sono le banche con Ubi –6,38% sulla scia dei conti 2012 che hanno comunque indicato il ritorno all’utile. “Nonostante la bocciatura da parte del mercato, oggi ho incrementato la mia quota di azioni di Ubi B. acquistando 30 mila titoli”, ha detto l’ad Victor Massiah che ha incrementato il suo pacchetto azionario del 10%. Banco Popolare (-5,45%), e Bpm (-4,2%). Controcorrente Mediobanca +0,55%. Giù Mediaset -4,22%.

In luce Lottomatica +2,7% dopo i risultati (utile netto 2012 +34,7%), e ancora Saipem +2,58% dopo il balzo di ieri. Il titolo beneficia oggi di un report positivo di Societe Generale, che ha portato il target price a 27 euro dal precedente 25 euro confermando la raccomandazione d’acquisto (buy). Bene il lusso di Luxottica +1,39%, in rosso Ferragamo -2,7% dopo che BofA-ML ha ridotto la raccomandazione.

Terna cede lo 0,38% dopo che Fitch ha tagliato il rating sul debito di lungo termine di Terna da A ad A-, con outlook negativo, e quello sul debito di breve termine da F1 ad F2. Il taglio riflette la previsione degli analisti per un aumento maggiore del previsto nel breve termine della leva finanziaria e che nel lungo termine la riduzione della stessa leva sia più incerta.

Telecom (-3,2%) ha chiuso il collocamento del bond ibrido lanciato oggi con un book di ordini pari a 3,4 miliardi di euro, proveniente da oltre 300 istituzioni finanziarie. Al termine dell’operazione, il gruppo di tlc ha emesso titoli per 750 milioni di euro con uno yield fissato al 7,875%, nella parte più bassa della forbice previsionale che era compresa appunto tra 7,875% e 8%.

Tra i titoli minori in controtendenza Ascopiave +2,67% che ha annunciato in mattinata di aver siglato con il gruppo Eni una lettera di intenti per una partnership finalizzata allo sviluppo congiunto dell’attività di commercializzazione di gas ed energia elettrica al mercato residenziale e delle piccole e medie imprese, con ambito territoriale focalizzato sul Triveneto.

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