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Il Btp fa il pieno e i tassi scendono al minimo storico ma le banche frenano la Borsa

Pieno successo dell’asta dei Btp con tassi ai minimi per i triennali – Realizzi sui titoli bancari che portano Piazza Affari in territorio negativo (-0,27%) – In flessione anche i listini europei – Perde quota Mediaset – Brilla il gruppo Eni – Via libera della Borsa alla quotazione delle matricole Fincantieri e Fineco – Più sussidi di lavoro in America

Il Btp fa il pieno e i tassi scendono al minimo storico ma le banche frenano la Borsa

SI INFIAMMA IL GREGGIO. SALGONO ENI E SAIPEM
AVANZA TELECOM ITALIA, GIORNATA NORMALE PER MPS

Seduta in lieve ribasso a Piazza Affari +0,27 indice Ftse Mib a quota 22163 punti che risente del clima di incertezza sui mercati e con gli investitori che si interrogano se siano possibili nuovi rialzi o se invece sia necessaria una correzione fisiologica.

Andamento simile per le altre piazze europee: Londra +0,07%, Parigi, Londra.

A Wall Street l’indice S&P500 scende dello 0,3%, Dow Jones -0,3%, Nasdaq -0,5%.

La prima rilevazione dei consumi in Usa nel mese di maggio (vendite al dettaglio anticipate) mostra una crescita dello 0,3% sul mese precedente, pari a solo la metà di quanto previsto.

Lo spread tra Btp e Bund ha chiuso a 154 punti base, dai 152 centesimi dell’apertura, per un tasso del decennale domestico al 2,93%. In asta il Tesoro ha riscosso un altro successo, collocando tutti i 3,5 miliardi di euro di Btp a 3 anni al nuovo minimo storico dello 0,89%, 4 miliardi di Btp a 7 anni al 2,12% e un miliardo di Btp trentennali al 4,05%, registrando una solida domanda.

Il dato più rilevante riguarda l’energia.

Corre il petrolio, in rialzo dell’1,8% sia il Wti (105,9 dollari al barile), che il Brent (111,8 dollari) in seguito all’avanzata in Iraq dei sunniti vicini ad Al Qaeda. Dopo avere conquistato al Nord la seconda città del Paese, Mosul, avanzano verso Sud e sarebbero ormai solo a 100 chilometri dalla capitale Bagdad, dove il Parlamento oggi non ha trovato il quorum necessario per votare lo stato d’emergenza.

Il rialzo del greggio fa salire a Wall Street i titoli petroliferi: Exxon +0,9%, ConocoPhillips +1%, Halliburton +1%.

Spunti di rilievo a Milano per Eni +1,05%. Si registra anche un upgrade da parte di un grosso broker estero e anche l’annuncio strategico per l’esplorazione in Kazakistan.

Ben comprata anche Saipem che guadagna il 2,6% secondo i trader a seguito di ricoperture.

In evidenza, dopo lla denuncia del patto Telco da parte di Generali, Telecom Italia +1,06%, tornata sopra 1 euro. Piatta Pirelli.

Seduta tranquilla per Monte PaSchi dopo le montagne russe legate all’avvio dell’aumento di capitale da 5 miliardi. Il titolo, positivo per tutta la mattinata ha chiuso in calo dello 0,68%. I diritti cedono il 2,88% a 17,86.

Fanno peggio gli altri bancari principali, come Intesa che cede il 2,03% . Unicredit -0,74%) Deboli anche le popolari.

Carige perde il 2,59% in attesa dell’annuncio delle condizioni dell’aumento di capitale e nonostante ieri la Fondazione abbia confermato che sottoscriverà pro quota per il 19% evitando così l’effetto overhang sui diritti.

Sul fronte dei rialzi acquisti anche su Telecom (+1,06%), mentre chiude piatta Pirelli.

Infine tra le small caps balza del 25,25% Class Editori con volumi nettamente superiori alla media. Ieri ha annunciato un contratto con il gruppo cinese Century Fortunet Limited per lo sviluppo della piattaforma di e-commerce B2B fondata da Century Fortunet Limited.

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