Cosa leggevano gli italiani nel Novecento e quali sono i libri che hanno appassionato i nostri padri e i nostri nonni? FIRST Arte, il primo sito satellite di FIRSTonline dedicato al mondo dell’arte e all’attualità culturale, sta ricostruendo una rassegna dei principali bestseller del passato. Dopo l’esordio dedicato a Guido da Verona, Mario Mancini e Michele Giocondi, hanno scritto un servizio tanto documentato quanto spassoso su Pitigrilli, l’intellettuale anarchico e poi spia dell’OVRA e infine diventato conservatore e credente (Giulio Andreotti era nella commissione che ne accertò la conversione….), che collezionò tanti successi quanti clamorosi scandali.
La storia di Pitigrilli si trova nell’homepage di FIRST Arte, i cui servizi giornalistici potranno essere letti gratis per tutta l’estate. Ecco come come Mancini e Giocondi cominciano il loro racconto: “È la volta di Pitigrilli, autore eccentrico, anarco-conservatore che compie un percorso narrativo ampio: dai romanzi libertini degli inizi anni venti, alle opere laico-scettiche successive fino alla conversione religiosa del secondo dopoguerra. Anche la sua vita è segnata dall’irregolarità e dalla volatilità del suo comportamente pubblico al limite del paradossale. Umberto Eco, che ha dedicato un saggio a Pitigrilli dal titolo “L’uomo che fece arrossire la mamma” (oggi raccolto in Il superuomo di massa, ed. Nave di Teseo), lo avvicina, con cautela, a scrittori come Achille Campanile e Alberto Arbasino. Scrive Eco a proposito dello scrittore torinese: “Pitigrilli era scrittore gradevole, sapido e rapido, fulminante. Piaceva, e può piacere ancora oggi.” E in effetti è così….
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