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Hera, soci confermano dividendo da 9 cent e modifiche di governance

L’assemblea dei soci di Hera, tenutasi oggi a Bologna, ha confermato il dividendo da 9 centesimi e le modifiche di governance in vista dell’ingresso di Fsi: ecco le novità.

Hera, soci confermano dividendo da 9 cent e modifiche di governance

Si è riunita questa mattina a Bologna l’Assemblea dei Soci Hera, in seduta sia ordinaria che straordinaria. L’Assise ha approvato la Relazione Finanziaria Annuale 2012 e la proposta del Consiglio di Amministrazione di distribuire un dividendo di 9 centesimi di euro per azione, in ragione di risultati economici che hanno evidenziato, al 31/12/2012, ricavi pari a 4.492,7 milioni (+9,4%), un margine operativo lordo di 662,0 milioni (+2,7%) e un utile netto di pertinenza di 118,7 milioni (+13,5%). Lo stacco della decima cedola nella storia di Hera avverrà il 3 giugno, con pagamento a partire dal 6 giugno 2012.

In relazione all’accordo sottoscritto lo scorso 3 settembre 2012 fra Hera e Fondo Strategico Italiano (FSI), controllato da Cassa Depositi e Prestiti, relativo all’ingresso di Fsi all’interno dell’azionariato Hera con una quota che potrà arrivare fino a circa il 6%, l’Assemblea ha approvato le necessarie modifiche al proprio Statuto Sociale per consentire l’ingresso in Consiglio d’Amministrazione Hera di un membro designato da Fsi.

Con la modifica dell’art. 16 dello Statuto, il numero di componenti del Consiglio d’Amministrazione Hera è stato portato da 20 a 21 membri, mentre con la modifica dell’art. 17.2 (ii) si eleva da 4 a 5 il numero dei membri del Consiglio di Amministrazione che saranno tratti dalle liste diverse da quella che avrà ottenuto il maggior numero di voti (la lista di maggioranza espressione del patto di sindacato fra gli enti locali soci di Hera).

Le modifiche statutarie di cui sopra, diventeranno efficaci alla data in cui Fsi – successivamente all’ esecuzione di un aumento del capitale sociale di Hera S.p.A. – verrà a detenere una partecipazione al capitale sociale di quest’ ultima non inferiore a quella prevista dall’ accordo del 3 settembre 2012.

Rimane comunque ferma la disposizione contenuta nella norma transitoria dello Statuto che prevede, a partire dall’Assemblea di approvazione del bilancio al 31/12/2013, la riduzione a 15 del numero dei componenti del Consiglio d’Amministrazione Hera, 3 dei quali saranno tratti dalle liste diverse da quella di maggioranza.

L’Assemblea ha dato attuazione alle disposizioni della Legge n. 120 del 12 luglio 2011, che ha introdotto il principio di equilibrio fra i generi negli organi sociali delle società quotate. A tal fine, la Legge ha prescritto che gli statuti di tali società debbano prevedere che, per 3 mandati consecutivi, il riparto di amministratori e sindaci da eleggere sia effettuato in modo che il genere meno rappresentato ottenga adeguata presenza in Consiglio d’Amministrazione e Collegio Sindacale.

In particolare, al primo mandato, almeno un quinto degli amministratori e dei sindaci effettivi eletti dovranno appartenere al genere meno rappresentato. Nei successivi due mandati tale rapporto salirà a un terzo. Le modifiche approvate agli articoli dello Statuto n. 26 e n. 17 (ad esclusione del già citato 17.2 (ii)) e alla “Norma Transitoria”, disciplinano in Hera il principio sopra enunciato. Le modifiche saranno applicate a partire dal prossimo rinnovo degli organi dell’Azienda, previsto per il 2014, come definito dall’introduzione dell’art. 34 dello Statuto.

L’Assemblea, oltre alla relazione sul governo societario e sulla politica di remunerazione, ha poi approvato il rinnovo dell’autorizzazione al Consiglio d’Amministrazione all’acquisto di azioni proprie (e le modalità di disposizione delle medesime), fino ad un limite massimo rotativo di 25.000.000 di azioni ordinarie del valore nominale di 1 euro. L’autorizzazione è stata richiesta per perseguire le finalità consentite dalla normativa e dalle prassi di mercato ammesse, fra cui le opportunità di investimento che implichino l’assegnazione o la disposizione di azioni proprie.

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