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Gruppo Fila vola in Borsa, la controllata indiana Doms verso la quotazione

La centenaria azienda nota per gli storici brand Giotto, Tratto, Das, Didò e Pongo, guadagna oltre il 5% a Piazza Affari

Gruppo Fila vola in Borsa, la controllata indiana Doms verso la quotazione

Il gruppo Fila, la storica azienda italiana delle matite colorate, schizza in borsa, registrando una delle migliori performance del mercato, dopo il comunicato che rende conto dello stato di avanzamento del percorso di quotazione della controllata Doms Industries in India.
Il produttore indiano ha presentato i documenti per un’offerta pubblica iniziale (IPO) del valore di 12 miliardi di rupie (circa 133 milioni di euro) per la quotazione sul BSE Limited (BSE) e sul National Stock Exchange of India Limited (NSE).
In particolare, Doms emetterà nuove azioni per un valore di 3,5 miliardi di rupie (circa 39 milioni di euro), mentre gli azionisti esistenti venderanno azioni per un valore di 8,5 miliardi di rupie (circa 94 milioni di euro), secondo il Draft Red Herring Prospectus depositato press il Securities and Exchange Board of India (SEBI). Fila, che detiene una quota del 51% della società dal 2012, acquistato dalla famiglia indiana Raveshia-Rajani, sta vendendo azioni per un valore di 8 miliardi di rupie (circa 89 milioni di euro).

I titoli del gruppo, che nel suo portafoglio annovera storici brand come Giotto, Tratto, Das, Didò e Pongo a Piazza Affari stamattina mostrano un guadagno del 5,64% a 8,43 euro, con un massimo toccato a 8,46 euro, registrando una delle migliori performance del listino milanese (+0,43% il Ftse All Share e +0,45% il Ftse Mib).

Fabbrica Italiana Lapis ed Affini nel primo semestre ha ricavi in crescita del 6,4%

Il gruppo Fila, acronimo per Fabbrica Italiana Lapis ed Affini, che vanta una storia di oltre un secolo, è una delle aziende italiane, partita con una storia familiare che ha saputo gestire il passaggio generazionale e decollare sui mercati internazionali. Ora a guidare la società è Massimo Candela, al terzo giro generazionale della omonima famiglia dagli anni 50, dopo che era stata fondata nel 1920 a Firenze da Giuseppe della Gherardesca con Severo Pozzati (Sepo) che aveva disegnato il logo ispirandosi al giglio fiorentino.

La società, con sede a Pero, alle porte di Milano, ha chiuso il primo semestre con un ricavi in crescita del 6,4% a 415,6 milioni rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente (+7,9% al netto dell’effetto cambio).
L’EBITDA normalizzato, escluso effetto IFRS16, è stato pari a 72,3 milioni con una variazione del 11,5% (+10,0% a cambi costanti), mentre l’utile netto normalizzato è stato pari a 28,6 milioni, sostanzialmente stabile.
“I risultati economici e finanziari del semestre hanno battuto le nostre attese, in termini di EBITDA e di significativo miglioramento del margine, in particolare in Nord America, e di gestione del circolante” ha detto Massimo Candela CEO di FILA precisando che la crescita del risultato operativo ha compensato l’effetto dell’aumento degli oneri finanziari legato alla continua crescita dei tassi, quasi raddoppiati rispetto al primo semestre del 2022, guidando la società verso un risultato netto in linea con quello dello stesso periodo dell’anno precedente”.

Per il 2024 atteso un Ebitda in crescita a oltre 120 mln. Grazie anche all’Ipo indiana

Castagna sottolinea inoltre che “l’attesa generazione di cassa a fine anno, anche grazie a un EBITDA che ci attendiamo in miglioramento a oltre 120 milioni, e gli effetti dell’IPO indiana ci consentiranno di ridurre il rapporto di leva in modo significativo e di conseguenza gli oneri finanziari già a partire dal 2024, dandoci l’opportunità di guardare di nuovo a una crescita “accreative” anche per linee esterne.”
I fondi raccolti tramite la quotazione verrebbero utilizzati per la creazione di un nuovo impianto di produzione in India per espandere le capacità produttive dell’azienda per una gamma di strumenti da scrittura, penne ad acquerello, pennarelli ed evidenziatori, nonché per scopi aziendali generali, si legge nel prospetto.

Candela: il mercato indiano è il più importante nei prossimi 10 anni

Doms ha registrato un utile netto di 1,03 miliardi di rupie nell’anno fiscale terminato il 31 marzo 2023, un aumento di sei volte rispetto ai 171 milioni di rupie dell’anno precedente. Le entrate sono aumentate del 77% a 12,12 miliardi di rupie.
Candela, dati alla mano, ha recentemente sottolineato come consideri l’India “il Paese più importante dove fare business nei prossimi 10 anni”. La leva è l’alto numero di bambini con un’età inferiore ai 10 anni e che dunque rientra nell’obbligo di frequentare la scuola: sono circa 300 milioni di persone (più del doppio di quelli di Stati Uniti, Italia, Francia, e Messico – i mercati di riferimento di Fila – messi assieme) e di potenziali consumatori che hanno bisogno di matite e pennarelli colorati. Un mercato dove, assieme alla carta da disegno, Fila è leader mondiale.
New Delhi per altro spende oltre il 3,4% del proprio Pil (3.176 miliardi di dollari nel 2021) in education e che se si allarga la fascia d’età fino ai 14 anni i ragazzi potenziali consumatori crescono a 350 milioni (su una popolazione di 1,4 miliardi di persone).

Fila nel mondo presente con 35 filiali e 22 produzioni

Fila è ora presente in 150 Paesi, conta 35 filiali, 22 stabilimenti di produzione (20 oltreconfine) e impiega più di 10.900 persone. Secondo l’ultima semetrale la crescita organica si è manifestata in Asia per 19,2 milioni di euro (+34,2% rispetto al primo semestre 2022), in Nord America per 9,0 milioni (+5,2%), in Centro-Sud America per 7,6 milioni (+20,6%), e nel Resto del mondo per 0,1 milioni (+5,6%), parzialmente compensata da un decremento in Europa per 5,0 milioni (-4,0%)

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