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Gruppo Apollo presenta un programma che prevede meno burocrazia e più attenzione nella valorizzazione del patrimonio artistico

Una proposta a cura del Gruppo Apollo che vede l’istituzione di un bollettino delle opere sottoposte a dichiarazione di interesse culturale ed un Museo Virtuale

Gruppo Apollo presenta un programma che prevede meno burocrazia e più attenzione nella valorizzazione del patrimonio artistico

La presentazione si è tenuta alle Gallerie d’Italia a Milano, in collaborazione con Intesa Sanpaolo, alla presenza di esperti del comparto e dell’Assessore alla Cultura del Comune di Milano, Tommaso Sacchi.

Il Gruppo Apollo durante dell’evento “Patrimonio artistico italiano: la circolazione delle opere d’arte come strumento di conoscenza e valorizzazione ha così proposto di realizzare un museo virtuale con le opere acquistate dallo Stato dai privati e pubblicare un bollettino annuale di quelle sottoposte a dichiarazione di interesse culturale.

Secondo i dati della ricerca “Arte: Il valore dell’industry in Italia”, realizzata dall’Osservatorio Nomisma, infatti, l’industria dell’arte in Italia genera un volume d’affari pari a 1,46 miliardi di euro, con un impatto complessivo economico sul Paese di 3,78 miliardi di indotto, e dà lavoro a circa 36 mila addetti nell’intera filiera produttiva. Ciononostante, sul piano europeo, l’Italia rappresenta il 2% del mercato dell’arte.

L’incertezza delle regole e dei tempi di rilascio di attestati e delle licenze sono un esempio di un’economia culturale ristretta e scarsamente competitiva. Inoltre, non di meno, si aggiungono i casi in cui il Ministero ha annullato in autotutela licenze di esportazione già rilasciate da anni, ponendo seriamente a rischio l’affidabilità del sistema di tutela italiano. Ora appare sempre più necessaria la garanzia di tempi certi e l’affidabilità dei titoli di esportazione italiani, che consentano agli operatori italiani (case d’asta, antiquari, gallerie di arte moderna e contemporanea, collezionisti, esperti, consulenti d’arte e imprese della logistica) di poter concorrere in un contesto internazionale, senza incorrere in disagi dovuti ai tempi troppo lunghi.

Secondo Apollo, ora più che mai è necessario un ripensamento del sistema, in allineamento con gli altri Stati dell’Unione Europea, mediante l’applicazione, anche in Italia, delle soglie di valore previste dalla normativa europea ed indicate nell’Allegato I al Regolamento 116/2009 CE, sotto le quali, ai fini della circolazione internazionale, è prevista una procedura semplificata attraverso l’utilizzo di un’autocertificazione.

Al fine di un migliore sistema organizzativo di valorizzazione, il Gruppo Apollo propone l’istituzione di un bollettino delle opere sottoposte a dichiarazione di interesse culturale ed un Museo Virtuale. In questo modo si garantirà una panoramica chiara e fruibile delle opere che lo Stato abbia deciso di notificare e di quelle che ha deciso di acquistare.

Durante l’intervento ha dichiarato Giuseppe Calabi “Le nostre proposte vanno nella direzione di una maggiore semplificazione delle procedure che disciplinano la circolazione dall’Italia all’estero e viceversa di opere d’arte per avvicinare il sistema italiano ad altri Paesi dell’UE. Occorre dunque migliorare la conoscenza dell’arte italiana all’estero, soprattutto per quanto riguarda l’arte moderna e contemporanea. L’atteggiamento italiano è molto conservatore e protezionistico, cosa che ha sicuramente delle ragioni storiche comprensibili, però nel mondo globale nel quale viviamo alla circolazione dovrebbe essere data una maggiore importanza, soprattutto per il mondo dell’arte moderna e contemporanea, anche perché non si capisca perché un’artista del Novecento italiana abbia più difficoltà a circolare.”

 

 

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