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Grecia-Troika, c’è l’accordo sulle riforme

L’intesa fra il governo ellenico e i tecnici di Ue, Bce e Fmi è indispensabile per sbloccare la nuova tranche d’aiuti da 31,5 miliardi in favore di Atene, che rischia di rimanere priva di liquidità già a fine novembre – Sulla riforma del lavoro lo scontro più duro.

Grecia-Troika, c’è l’accordo sulle riforme

Dopo settimane di tensione, l’attesa è finita. La Grecia ha raggiunto un accordo con la Troika sul pacchetto di misure per rimettere in carreggiata il piano di risanamento del Paese. L’intesa fra il governo ellenico e i tecnici di Ue, Bce e Fmi è indispensabile per sbloccare la nuova tranche d’aiuti da 31,5 miliardi in favore di Atene. Senza quei fondi le casse del Paese rimarranno del tutto prive di liquidità entro fine novembre. 

”E’ tutto finito, il pacchetto delle misure di austerità è stato finalizzato”, ha detto il ministro del Lavoro greco Yannis Stournaras. L’accordo con i rappresentanti della Troika è su un nuovo pacchetto di austerity da 13,5 miliardi di euro. Il ministero presenerà due disegni di legge al Parlamento la prossima settimana che dovranno essere votati il 12 novembre. Le misure, comunque, devono ancora essere approvate dai tre partiti che compongono la coalizione di governo.

L’annuncio del via libera è arrivato a sorpresa, dopo che ieri sera la teleconferenza tra Stournaras e gli ispettori internazionali non sembrava aver prodotto risultati. Al centro dello scontro era soprattutto la riforma del lavoro chiesta dalla Troika, che puntava a una profonda revisione dei contratti. 

L’intransigenza dei creditori sembrava poter aprire una vera crisi di governo ad Atene, dando il colpo di grazia alla precaria alleanza su cui si regge l’esecutivo del conservatore Antonis Samaras. Gli altri due partiti di maggioranza – Sinistra Democratica e i socialisti del Pasok – si erano detti fortemente contrari ad assecondare gli ispettori anche sul fronte del lavoro. 

 

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