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Grecia, Papandreou rischia di cadere

Due deputati hanno minacciato di non sostenere il governo al voto di fiducia in programma per venerdì – Il premier ha convocato un Consiglio dei ministri di emergenza e una riunione del gruppo parlamentare del Pasok, il partito socialista al governo – Critiche al leader della maggioranza dai ministri Venizelos e Chryssohoidis.

Grecia, Papandreou rischia di cadere

Alla crisi economica la Grecia aggiunge quella politica. Il premier George Papandreou ha convocato per questa mattina un Consiglio dei ministri di emergenza, mentre nel pomeriggio si riunirà il gruppo parlamentare del Pasok, il partito socialista al governo. Stando a quanto riferisce l’agenzia di stampa Ana, la convocazione è stata sollecitata da diversi deputati socialisti. Due di loro hanno annunciato oggi che non sosterranno l’Esecutivo al voto di fiducia in programma per venerdì. Papandreou perderebbe così la maggioranza in Parlamento, potendo contare su 150 dei 300 deputati.

I contrasti sono nati dopo le critiche mosse da diversi membri della maggioranza alla proposta del premier proposta di indire un referendum sul piano europeo di salvataggio del Paese. Una consultazione che, dopo il vertice di ieri sera fra Papandreou, Merkel e Sarkozy, dovrebbe vertere piuttosto sulla possibilità per il Paese di uscire dall’Eurozona.

Il ministro delle Finanze, Evangelos Venizelos, ha affermato che l’appartenenza del Paese ellenico all’Eurozona “è una conquista storica per il popolo greco, che non può essere messa in discussione e non può dipendere da un referendum”. Il ministro dello Sviluppo, Michalis Chryssohoidis, ha chiesto inoltre che il piano di salvataggio europeo venga ratificato in tempi rapidi dal Parlamento.

La possibilità di elezioni anticipate in Grecia sta ridando fiato alle Borse europee, tutte positive in tarda mattinata. Secondo gli analisti della banca d’affari Merrill Lynch, “in queste ore il mercato è mosso da titoli di stampa sulla Grecia e basta. Le speculazioni sul primo ministro greco non finiscono: la nostra previsione è che venerdì il governo darà la sfiducia e ci saranno elezioni anticipate a dicembre. E questo significa no referendum“.

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