Licenziamento in tronco per 30mila dipendenti statali, ancora tagli a pensioni e stipendi. La Grecia continuerà con le misure lacrime e sangue che ha promesso ai suoi creditori. Parola di Evangelos Venizelos, ministro delle Finanze ellenico.
”Faremo cio’ che deve essere fatto e lo faremo entro la fine di ottobre”, ha detto Venizelos in un’intervista alla televisione greca, ribadendo poi che nelle casse di Atene c’è liquidità sufficiente per sopravvivere fino a metà novembre.
Intanto si è chiuso da poco l’incontro dell’Esecutivo del Paese e la Troika, il comitato composto dagli ispettori di Fmi, Bce e Ue, che conclude oggi la sua missione. I rappresentanti delle istituzioni comunitarie dovranno valutare le condizioni dell’economia ellenica e, in base al loro rapporto, Bruxelles deciderà se concedere o meno alla Grecia la sesta tranche di aiuti da 8 miliardi di euro.
“Ora ci aspettiamo un riscadenzamento del programma di rimborso ai creditori”, ha spiegato ancora Venizelos. Il ministro ha anche precisato che il governo “accetterà qualsiasi proposta che migliori le decisioni del 21 luglio, a patto che non ci siano alti rischi e che la Grecia resti nell’euro”.
