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Grecia e manovra deprimono la Borsa

Milano maglia nera tra le piazze continentali dopo Madrid – Tra i titoli che hanno sofferto di più spiccano Fonsai (-8,25%), Bpm (-4,23%) e Cir (-3,37%) – La holding di Carlo De Benedetti ha sofferto per la norma sul Lodo Mondadori contenuta nella Finanziaria e non ha avuto il tempo di risalire dopo l’annuncio del passo indietro del governo.

Grecia e manovra deprimono la Borsa

Le Borse europee chiudono contrastate: il Ftse Mib chiude in calo dello 0,97%, il Cac a Parigi dello 0,61, Madrid dell’1,32%, mentre è quasi sulla parità Francoforte per quanto in rosso (-0,05%) e leggermente positiva Londra + 0,11% La seduta si è svolta all’insegna della cautela in attesa dei dettagli del piano greco ed è stata influenzata da diversi aspetti macroeconomici: il rallentamento maggiore del previsto a giugno dell’attività nel settore manifatturiero e dei servizi nella zona Euro a causa del persistere della crisi dei debiti sovrani (stima finale dell’indice composito Pmi calcolato da Markit per Reuters); i timori del raffreddamento dell’economia cinese (Moody’s ha tra l’altro diffuso oggi uno studio nel quale ha segnalato che le prospettive delle banche cinesi potrebbero diventare negative) e dal dato sugli ordini di fabbrica in Usa di maggio, in calo rispetto alle attese. Ieri tra l’altro Standard & Poor’s ha bocciato il piano di sostegno al governo di Atene ammonendo che ogni revisione o allungamento delle scadenze del debito greco equivale a un default e quindi i rating della Grecia potrebbero muoversi di conseguenza. Dopo aver aperto debole, l’indice Dow Jones sale dell’1,32% e l’S&P 500 dell’1,44 per cento. I deboli dati macro della mattinata trascinano al ribasso l’euro che scivola contro il dollaro attorno a 1,447.

EFFETTO MANOVRA A PIAZZA AFFARI A Piazza Affari nel pomeriggio il Ftse Mib amplia le perdite. I maggiori ribassi riguardano Fondiaria Sai (-8,25%), Bpm (-4,23%), Impregilo (-2,84%) ed Enel Green Power (-2,83%). Ancora maglia nera per Fondiaria Sai, impegnata in un aumento di capitale da 450 milioni (-4,66% il diritto) che ieri era stata sostenuta negli acquisti per le indiscrezioni sulla presenza nell’azionariato del fondo Amber che ha rilevato i diritti dell’aumento. Milano Assicurazioni, anch’essa impegnata nella ricapitalizzazione, perde il 2,76% (-10,8% il diritto). In calo anche gli altri assicurativi: Generali cede lo 0,37% e Unipol il 2,03 per cento. Il presidente dell’Ania Fabio Cerchiai è intervenuto sull’aumento dell’Irap dal 3,9% al 5,9% contenuto nella manovra per le compagnie assicurative affermando che “va oltre la logica della partecipazione e dei sacrifici comuni”. La nota positiva è che nel corso dell’assemblea nazionale dell’Ania il presidente dell’Isvap, Giancarlo Giannini, ha reso noto che le compagnie assicurative italiane hanno superato gli stress test condotti su indicazione dell’Autorità per i titoli di Stato, mettendo alla prova i portafogli nell’ipotesi di predeterminati incrementi degli spread sulle emissioni governative dei paesi Ue, differenziati per singoli Paesi. In flessione in generale tutti i bancari, colpiti anch’essi dalla misura sull’incremento dell’Irap (un incremento dello 0,75% a 4,65 per cento) e nel mirino della stampa internazionale per la loro situazione giudicata di debolezza. Ubi cede il 2,54%, il Banco Popolare il 2,76%, Intesa Sanpaolo il 2% e Unicredit lo 0,86 per cento. A Piazza meda intanto continuano i lavori in corso. Bpm e Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria avrebbero raggiunto secondo indiscerzioni un accordo per l’acquisto della quota di minoranza in mano alla Fondazione della Cassa di Risparmio di Alessandria. La Bpm acquisterà dalla Fondazione la sede della Cassa ad Alessandria (controllata da Bpm), mentre i nuovi patti elimineranno i poteri di veto della Fondazione sulla controllata piemontese. Bmps scivola del 2,14% dopo il balzo di ieri aiutata dal giudizio positivo di Socgen e dal boom dei diritti di venerdì nonostante un week end tumultuoso sul fronte del maggiore azionista, la Fondazione Mps che ha visto l’uscita del direttore generale.

IN ROSSO CIR SU LODO MONDADORI Cir perde il 3,37% sulla scia della notizia dell’inserimento nella manovra del Governo di una norma – poi ritirata, ma troppo tardi nella giornata per influire sul titolo – che avrebbe consentito alla Fininvest di non pagare i 750 milioni di euro al gruppo di De Benedetti come stabilito dalla sentenza di primo grado sul lodo Mondadori.

GIALLO RINNOVABILI Enel Green Power perde 2,83 per l’incertezza normativa sugli incentivi alle rinnovabili. Fonti governative riferiscono che il testo della manovra da 47 miliardi all’esame del Quirinale “non contiene” il taglio degli incentivi nelle bollette di luce e gas, riferisce una fonte governativa. Ma è una seduta pesante per tutto il settore: Eni perde lo 0,91%, Terna lo 0,19%. In rosso anche Edison (-1,86%) e A2A (-1,67%) che sono in attesa dei consigli di sorveglianza e di gestione programmati per il 7 luglio che dovranno decidere del riassetto di Foro Bonaparte. Per quanto riguarda Enel, che perde l’1,66% si è appreso che, tramite il braccio finanziario Enel Finance International, ha fissato i termini definitivi per l’emissione di un prestito obbligazionario suddiviso in due tranche per un ammontare complessivo di 1,75 mld euro.

ATLANTIA RECUPERA, SIAS IN ROSSO Atlantia recupera con un rialzo dell’1,11% piazzandosi fra i migliori titoli del Ftse mib dopo essere stato uno dei titoli più affossati in giornata sempre per le novità della manovra legate ai pedaggi autostradali. Credit Suisse ha abbassato il giudizio sulla compagnia a “underperform” dal precedente “outperform” e il target price da 25 a 17 euro. Sias scivola invece dello 0,69 per cento.

ARRIVA UN BOND STRUTTURATO DA FIAT Chiude in rosso Fiat (-0,45%): questa mattina il Lingotto ha dato mandato a un pool di banche per l’emissione di un bond strutturato in due tranche a 3 e 7 anni.

I MIGLIORI DI PIAZZA AFFARI A Piazza Affari i maggiori rialzi sono di Campari (+0,96%), Luxottica (+1,17%), Saipem (+0,98%) e Seat (+2,80%, dopo aver accelerato al rialzo fino a circa il 6%) che ha avviato le trattative con le banche per la ristrutturazione del debito. Balza del 15,48% Zucchi che vede tra i maggiori azionisti il portiere Luigi Buffon: il titolo è il secondo miglior titolo di Piazza Affari dall’inizio dell’anno.

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