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Grecia, agricoltura “on demand” contro la crisi

L’idea è di un giovane imprenditore greco che propone un modello alternativo per riorganizzare la distribuzione di cibo – Su un sito internet gli abitanti delle città affittano un pezzo di terra da un contadino, scelgono quali ortaggi farci coltivare e poi li ricevono direttamente a casa – In due giorni oltre 5mila richieste nella sola zona di Atene.

Grecia, agricoltura “on demand” contro la crisi

Assoluta trasparenza, rispetto della natura e no agli intermediari. Questo lo spirito che anima l’iniziativa Gineagrotis del giovane imprenditore greco Dimitris Koutsolioutsos. In un momento drammatico come quello che sta vivendo Atene in questi mesi in cui l’economia è in recessione e la disoccupazione alle stelle (22% ad aprile), il popolo greco sta dando il meglio di sé per poter tornare a lavorare e lasciarsi la crisi alle spalle.

“Diventa contadino” (traduzione di gineagrotis) si basa su un’idea semplice: attraverso il sito internet gli abitanti delle città affittano un pezzetto di terra da un contadino (generalmente tra i 70 ei 100 metri quadrati), con almeno un mese di anticipo gli dicono quali frutti e verdure vorrebbero che venissero coltivati (scegliendo tra quelli di stagione disponibili) e, una volta a settimana, ricevono a a casa il proprio cestino di ortaggi.

Per i cittadini il risparmio può arrivare addirittura al 70% rispetto ai prezzi dei supermercati. Ma anche per i contadini i vantaggi sono notevoli: sanno in anticipo cosa devono piantare, in quali quantità e quando raccogliere. Il ritorno economico è grande anche perché il contadino sa che riuscirà a vendere tutto quello che produce, senza sprechi. E inoltre riceve un reddito stabile e garantito. 

Inoltre, se il consumatore è in vacanza o non può ricevere il cestino può chiedere di donare la sua parte settimanale alla mensa dei poveri di Atene. Da settembre ogni utente potrà scegliere di pagare un 10% in più e donare un 10% della produzione a un’organizzazione umanitaria che aiuta gli affamati e i senza tetto in tutto il Paese.

In un’intervista sul quotidiano inglese The Guardian Koutsolioutsos ha affermato che si tratta di “creare una connessione diretta tra il consumatore e il produttore”. Anzi, insiste molto sull’importanza di creare un contatto diretto e che i cittadini vadano a conoscere i contadini. “E’ un modo alternativo di organizzare la produzione e la distribuzione di cibo”. 

Il sito internet ha cominciato a funzionare due giorni fa e da allora ha avuto oltre 50mila visitatori nella sola zona di Atene. Più di 5mila persone hanno creato un account e hanno cercato di affittare un pezzo di terra, travolgendo le aspettative e superando le risorse della piccola azienda. Ma più di 900 contadini hanno chiesto di unirsi al progetto: il boom di domanda sarà presto colmato. 

Per i prossimi mesi Dimitris prevede una grande espansione del business e sta preparando l’offerta di olio d’oliva, uova, pecore e capre. “Si potranno affittare gli animali per una quota annuale, scegliere quando si vogliono macellare e avere direttamente la carne a casa: bisogna solo avere un freezer abbastanza grande. O molti amici e familiari” con cui condividere il banchetto.  

Tutto nel pieno rispetto della natura e in assoluta trasparenza: “Nessuno prenderà in giro nessuno. Per i contadini, è quello che hanno sempre voluto. Per i consumatori si tratta di cibo fresco e di qualità, molto più economico. Stiamo rispondendo a bisogni sociali ed economici reali: funzionerà“. Chissà che non possa essere l’Italia a guardare alla Grecia come un esempio. 

Leggi l’articolo sul The Guardian

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