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Governo: ok a riordino ministeri. Curcio alla Protezione Civile

Creati i dicasteri della Transizione ecologica e della Transizione digitale, separati quelli di Cultura e Turismo – Ecco chi è il successore di Borrelli

Governo: ok a riordino ministeri. Curcio alla Protezione Civile

Venerdì il governo Draghi ha varato il decreto che riordina i ministeri. È stato inoltre nominato il nuovo capo della Protezione Civile: si tratta di Fabrizio Curcio, che sostituirà Angelo Borrelli, il cui mandato era comunque in scadenza a marzo.

Sul primo fronte, le novità principali sono la creazione del ministero della Transizione ecologica (che assorbe dal Mise la delega all’Energia) e di quello della Transizione digitale. Sono inoltre stati divise in due ministeri diversi le competenze su Cultura e Turismo.

“Transizione ecologica non significa solo ambiente e green – ha scritto su Facebook Luigi Di Maio – ma andremo a revisionare totalmente il concetto di lavoro, di imprese e apriremo una strada innovativa e moderna che ci porterà ad essere molto più competitivi. E ci saranno nuovi posti di lavoro duraturi”.

La riorganizzazione varata dal governo divide inoltre le competenze sulle telecomunicazioni. Il nuovo ministero dell’Innovazione tecnologica e della Transizione digitale si occuperà di coordinare le attività legate alla digitalizzazione della Pa e delle imprese, mentre i progetti legati al 5G e alla rete Internet restano in capo al Mise.

Infine, il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti cambia denominazione, diventando ministero delle Infrastrutture e delle Mobilità sostenibili.

Per quanto riguarda Curcio – ingegnere di 55 anni – è già stato capo del Dipartimento della Protezione dal 2015 al 2017, sotto il Governo Gentiloni, ma allora fu costretto a lasciare per ragioni di salute. Funzionario dei vigili del fuoco, nel 1997 intervenne sul terremoto dell’Umbria e delle Marche. Entrò nella Protezione civile nel 2007, chiamato da Guido Bertolaso.

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