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Governo Meloni è nella pienezza dei suoi poteri: fiducia anche al Senato. Il tetto del contante a 10 mila euro agita le acque

Con il sì di Palazzo Madama il Governo Meloni è pienamente in sella, anche se qualche segnale di inquietudine emerge dalle file della Lega

Governo Meloni è nella pienezza dei suoi poteri: fiducia anche al Senato. Il tetto del contante a 10 mila euro agita le acque

Il Governo Meloni è nella pienezza dei suoi poteri. Dopo la Camera, l’Esecutivo ha ottenuto anche la fiducia al Senato con 115 voti a favore, 79 contrari e 5 astenuti. I votanti erano 199.

Meloni nella replica: “Bisogna fare di tutto contro la speculazione sul gas”

Nel corso della sua replica in Senato, Meloni ha risposto ai principali temi emersi nel corso del dibattito parlamentare, attaccando a più riprese il Movimento 5 Stelle e lanciando qualche frecciata al Pd. 

Parlando del prezzo del gas, la Premier ha affermato: “Tutto quello che si può fare contro la speculazione siamo pronti a farlo. Servono misure che nel medio-termine liberino l’Italia da una dipendenza energetica inaccettabile. Penso all’estrazione di gas naturale, penso che le risorse nazionali vadano utilizzate come chiede l’Europa. Poi estraggono altre nazioni e non è che il gas estero inquina di meno”, ha detto Meloni sottolineando che “Non ci renderemo mai disponibili a passare dalla dipendenza dal gas russo alla dipendenza dalle materie prime cinesi, non mi sembra una strategia intelligentissima”.

Meloni: “Taglieremo progressivamente il cuneo fiscale di 5 punti”

Passando poi al salario minimo e al lavoro, la presidente del Consiglio ha detto: “Il contrasto al lavoro povero è per tutti noi una priorità, ma capiamoci su come combatterlo. Io penso che il salario minimo legale rischi di non essere una soluzione ma uno specchietto per le allodole perchè sappiamo tutti che gran parte dei contratti di lavoro dei dipendenti è coperto dai Contratti nazionali che già prevedono salari minimi. Allora il problema per me è estendere la contrattazione collettiva. Ma perchè in Italia i salari sono così bassi? Perché la tassazione è al 46%. Per questo serve un taglio del cuneo fiscale”.

“Se non partiamo dal taglio del cuneo fiscale i salari saranno bassi comunque e voi questo taglio non lo avete fatto – ha attaccato – È stata fatta una scelta diversa che ha impattato meno. Mi impegno ad arrivare progressivamente a un taglio fiscale di cinque punti. Due terzi ai lavoratori, un terzo alle aziende. Naturalmente ha un costo rilevante ed è un impegno di medio-termine”. 

Meloni: “Aumenteremo il tetto al contante”

Nel corso della replica Meloni ha affrontato il tema che nella giornata di oggi ha suscitato maggiori polemiche tra maggioranza e opposizione: il tetto al contante. La Lega ha infatti depositato un progetto di legge a prima firma Alberto Bagnai per alzare il tetto del contante dagli attuali 2mila a 10mila euro. 

“In questi anni abbiamo assistito a una discussione ideologica, collegandolo al tema dell’evasione fiscale – ha affermato Meloni nella sua replica al Senato – Lo dirò con chiarezza, non c’è correlazione tra l’intensità del limite al contante e la diffusione dell’economia sommersa. Ci sono paesi in cui il limite non c’è e l’evasione è bassissima, sono parole di Pier Carlo Padoan, ministro dei governi Renzi e Gentiloni, governi del Pd” 

“Confermo che metteremo mano al tetto al contante“, ha annunciato la Premier, secondo cui il limite di 2mila euro “penalizza i più poveri come emerge anche dai richiami

alla sinistra da parte della Bce”. Meloni ha infine sottolineato che il tetto “rischia di non favorire la nostra competitività” visto che paesi come Austria o Germania non ce l’hanno.

Meloni sul Pnrr: “Mai detto di volerlo stravolgere”

“Il cronoprogramma delle spese del Pnrr prevedeva al 31 dicembre di quest’anno avremmo speso 42 miliardi. Nel Def di aprile scorso il dato è stato aggiornato a 33,7 miliardi. Nella nota di aggiornamento del Def si prevede per il 2022 una spesa 21 miliardi, meno della metà. È andato tutto bene? Forse no. Per questo ci carichiamo la responsabilità di dare anche velocità all’attuazione del Pnrr”, ha promesso Meloni, che poi ha aggiunto:  “Se potete mostrarmi quando mai io abbia detto che volevo stravolgere il Pnrr vi sarò grata. Abbiamo detto una cosa chiara, non abbiamo mai detto che lo volevamo riscrivere ma che in base all’articolo 21 del Next generation Eu sono consentiti aggiustamenti sulla base di scenari che dovessero cambiare”. E quando è stato scritto il Pnrr, ha ribdito la Presidente del Consiglio “non c’era ancora la guerra, i prezzi delle materie prime non erano così alti. È lecito ragionare su tutte le risorse e su quali siano gli interventi più efficaci in questo tempo o no?”. Il rischio è che le “gare vadano deserte e così le risorse non siano messe a terra”, conclude.

Sull’Ucraina: “La pace si ottiene consentendo a Kiev di difendersi”

Intervenendo alla Camera, il leader del M5S Giuseppe Conte ha accusato il Governo Meloni di non “pronunciare mai la parola pace”. Accuse confermate anche oggi in Senato da altri esponenti del Movimento. 

“Non so se qualcuno ritenga che la guerra mi diverta, mi piaccia e che la voglio valorizzare – ha risposto Meloni –  No, ovviamente penso, spero e lavoreremo per quello che possiamo fare per raggiungere una pace giusta, ma dobbiamo capirci su come ci si arriva: la pace non si fa sventolando bandiere arcobaleno nelle manifestazioni”. 

“L’unica possibilità, da che mondo è mondo, per favorire i negoziati nei conflitti è che ci sia un equilibrio. A meno che mi vogliate dire che la pace si ottiene con la resa, la pace si ottiene proseguendo con il sostegno all’Ucraina, consentendole di difendersi”, ha continuato la Premier.

Renzi: “Opposizione leale e sul merito dei provvedimenti: dialogo sul Presidenzialismo”

Parlando nel corso delle dichiarazioni di voto, il senatore Matteo Renzi ha confermato il No alla fiducia del gruppo di Azione e Iv promettendo un’opposizione leale e sul merito dei provvedimenti. Poi si è rivolto agli altri partiti di opposizione, invitandoli a evitare autogol: “Tutto si può dire alla presidente Meloni, tutto, ma la 31esima presidente del consiglio dopo 30 maschietti, è una donna che ha vinto delle battaglie. La contesto, ma andarla ad attaccare sulla rappresentanza femminile è masochismo”, ha detto Renzi che, a differenza di quanto affermato ieri da Letta, non chiude la porta al semipresidenzialismo: “Lei ha fatto un’apertura importante sulle riforme costituzionali. Se c’è un’apertura sulle riforme istituzionali, un no a prescindere per me è sbagliato”, ha affermato il leader di Iv 

Berlusconi: “Sono sempre stato dalla parte dell’Occidente. Sull’Ucraina la mia posizione è ferma”.

Nel suo primo intervento dopo il ritorno al Senato, Berlusconi ha rivendicato il suo ruolo all’interno del centrodestra, “una coalizione che ho fondato 28 anni e non si è mai divisa e che ha saputo governare insieme e stare insieme anche all’opposizione, una coalizione che ha guidato e guida la maggioranza delle regioni italiane”. Dopo aver parlato della riforma della Giustizia, definita “irrinunciabile”, Berlusconi ha provato a mettere fine alle polemiche nate la settimana scorsa in seguito agli audio diffusi da La Presse in cui parlava di Putin: “Io sono sempre stato un uomo di pace e i miei governi hanno sempre operato per la pace e sempre in pieno accordo con i responsabili di governo dell’Europa, della Nato e degli Stati Uniti. Come ho avuto modo di ricordare solennemente davanti al Congresso Americano. Nel 2002, dopo un lungo e appassionato lavoro diplomatico, ero riuscito a convincere il Presidente Bush, il Presidente Putin e tutti i responsabili di Governo dei Paesi della Nato a sottoscrivere il trattato di Pratica di Mare l’accordo che poneva fine, dopo oltre cinquant’anni, alla guerra fredda, un accordo considerato da tutti come un vero e proprio miracolo”, ha ricordato.
Tornando all’oggi, Berlusconi ha affermato: “Noi, naturalmente, in questa situazione non possiamo che essere con l’Occidente, nella difesa dei diritti di un Paese libero e democratico come l’Ucraina. Noi dobbiamo lavorare per la pace e lo faremo in pieno accordo con i nostri alleati occidentali e nel rispetto della volontà del popolo ucraino. Su questo la nostra posizione è ferma e convinta, è assolutamente chiara e non può essere messa in dubbio da nessuno, per nessun motivo”.

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