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Golf: un’abbuffata da 43 milioni di dollari

Comincia oggi l’ultimo torneo dei 4 Playoffs, il Tour Champonship By Coca Cola – In palio ci sono i classici otto milioni di dollari per la gara (1,440 milioni per il primo) ma anche il bonus di 35 milioni di dollari per i partecipanti al circuito (fino al 150esimo in classifica).

Golf: un’abbuffata da 43 milioni di dollari

Finalissima per il tour nordamericano di golf: comincia oggi l’ultimo torneo dei 4 Playoffs, il Tour Champonship By Coca Cola, ad Atlanta in Georgia. Per l’occasione scendono in campo i primi trenta classificati, dopo una selezione durata un anno e divenuta stringente negli ultimi appuntamenti. In palio ci sono i classici otto milioni di dollari per la gara (1,440 milioni per il primo) ma anche il bonus di 35 milioni di dollari per i partecipanti al circuito (fino al 150esimo in classifica). I magnifici 30 faranno una scorpacciata di questa montagna di denaro e il primo fra i primi, cioè chi vincerà la classifica Fedex riceverà un assegno da 10 milioni di dollari. 

In lizza per la super coppa ci sono i migliori del mondo: da Rory McIlroy a Adam Scott. La classifica Fedex però vede in testa l’outsider Chris Kirk (numero 24 dell’ordine di merito mondiale), seguito dall’altrettanto “improbabile” Billy Horschel. Entrambi hanno vinto uno dei tornei dei Playoffs, che portano in dote una valanga di punti (2500), contro i 600 di un major, o i 500 di un torneo normale. Per l’ultima tappa di questa lunga corsa i punteggi sono stati nuovamente riassegnati, così anche chi parte trentesimo potrà vincere la Fedex. I leader però godono di un indubbio vantaggio su tutti gli altri e i primi 5 sono gli unici che, se vincono il Tour Championship, vincono matematicamente anche il primo premio di bonus. 

Tutti gli altri devono sperare nella complessa alchimia dei risultati di chi sta davanti a loro in graduatoria Fedex. Oltre a Kirk e Horshel partono in pole position Bubba Watson, Rory McIlory e Hunter Mahan. La lotta sarà dura e accanita. All’inizio di questo percorso tutti avrebbero scommesso su McIlory che quest’anno ha mostrato un gioco spettacolare, riuscendo a vincere ben due major. Il nord-irlandese invece ha perso progressivamente terreno e ha mostrato segni di cedimento, soprattutto sui green. Forse è un po’ stanco mentalmente, dopo una stagione così esplosiva e la cavalcata dei Playoffs è stata sicuramente pesante. Il circuito Usa ha annunciato comunque che, dal prossimo anno, i Playoffs introdurranno nuovamente una settimana di sospensione, proprio per dare ai giocatori la possibilità di riprendere fiato. 

Sulla scelta avrà pesato anche la decisione di Phil Mickelson di ritirarsi dalla competizione per concentrarsi sulla Ryder, in programma fra 15 giorni. E’ probabile che il grande Phil non sarebbe riuscito ad accumulare i punti sufficienti per arrivare ad Atlanta, ma il suo annuncio ha lasciato tutti di stucco. Su 30 qualificati invece solo uno, Dustin Johnson, non ci sarà, ma intascherà il bonus che spetta al 30esimo giocatore, un apprezzabile assegno da 185 mila dollari. Grande assente, perché non qualificato, il campione in carica Henrik Stenson, che nel 2013 centrò la doppietta, vincendo torneo, classifica generale e un premio finale complessivo di 11,440 milioni di dollari. Il campo è l’East Lake Golf Club di Atlanta, la casa di Bobby Jones, un par 70 di quasi 6500 metri, dove Tiger Woods fece il record su 72 buche nel 2007.

Il tour europeo invece questa mattina è in Olanda per il KLM Open, sul tracciato del Kennemer Golf & Country Club di Zandvoort. Quattro gli italiani nel field: Matteo Manassero, Edoardo Molinari, Marco Crespi e Andrea Pavan. Difende il titolo l’olandese Joost Luiten in un contesto che comprende vincitori di major come Darren Clarke e Padraig Harrington, ma anche fuoriclasse come gli spagnoli Miguel Angel Jimenez, Gonzalo Fernandez Castaño, nonché lo statunitense David Lipsky, vincitore la settimana scorsa dell’European Masters di Crans. Anche quest’appuntamento viene trasmesso in diretta su Sky Sport durante la giornata, con il commento di Silvio Grappasonni.

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