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Golf, un Open d’Italia sempre più brillante

L’Open d’Italia by Damiani prende il via al Golf Club di Milano – La manifestazione compie 72 anni, è il momento giusto per concedersi un’edizione speciale e per far vedere al mondo che il golf italiano è maturo per ospitare la Ryder nel 2022.

Un field eccezionale, un contesto magnifico e le porte spalancate gratuitamente al pubblico per il terzo anno consecutivo: brilla sempre di più l’Open d’Italia by Damiani, che prende il via stamattina al Golf Club di Milano, nel parco di Monza, una distesa di 685 ettari di bosco, popolata da più di centomila alberi.

La manifestazione compie 72 anni, è il momento giusto per concedersi un’edizione speciale e per far vedere al mondo che il golf italiano è maturo per ospitare la Ryder nel 2022. La decisione arriverà fra poche settimane e questa è l’ultima vetrina che la Federazione può mostrare alla Ryder Cup Europe prima che scelga fra Italia, Austria, Germania e Spagna.

In attesa di questa super notizia vale la pena di gustarsi quattro giorni di sport, eleganza, spettacolo, sperando che anche il meteo faccia il bravo. I giocatori in campo sono 156, ma diventeranno 65 (e pari merito) dopo il taglio, al termine della prime 36 buche. Un milione e mezzo di euro è la posta in palio, 250 mila euro dei quali destinati al vincitore.

Fra i grandi nomi in gara ci sono anche cinque vincitori di major: il tedesco Martin Kaymer, lo statunitense Stewart Cink, l’irlandese Padraig Harrington, il coreano Y.E. Yang; il nordirlandese Darren Clarke, capitano della squadra europea della Ryder 2016. Gli italiani sono 23, fra loro spiccano Francesco Molinari, numero 52 del mondo, Edoardo Molinari, Matteo Manassero, Renato Paratore, Andrea Pavan, Alessandro Tadini e Marco Crespi, quest’ultimo nato e cresciuto a Monza. Da segnalare anche la presenza di Costantino Rocca, che purtroppo giocherà questo torneo per l’ultima volta.

Fra i notabili europei segnaliamo Danny Willett, numero due dalla classifica europea (Race to Dubai); il sempreverde Miguel Angel Jimenez; l’austriaco Bernd Wiesberger. Il percorso è un par 72, già sede di sei Open e recentemente allungato fino a 6570 metri, per adeguarlo alle esigenze del golf contemporaneo. Come si legge sul sito del circolo “Le 18 buche sono totalmente immerse nella natura, senza abitazioni, strade e tralicci, che interferiscano col percorso e costeggiano, a tratti, la pista dell’Autodromo che ogni anno ospita il Gran Premio di Formula 1”. Insomma un luogo da favola e un’occasione per chi vuole avvicinarsi al golf e conoscere meglio questo bellissimo sport.

Mentre il tour europeo fa tappa in Lombardia, dall’altra parte dell’Oceano intanto si gioca il terzo appuntamento dei Playoffs. Sono 70 i giocatori che si affronteranno al Bmw Open, al Conway Farms Golf Club in Lake Forest, Illinois, un sobborgo a nord di Chicago. Pochi, ma molto buoni: da Rory McIlroy a Jordan Spieth, da Jason Day, a Rickie Fawler, da Zac Jhonson a a Henrik Stenson. Difende il titolo Billy Horschel, che lo scorso anno si aggiudicò anche il torneo finale e quindi l’intero tour americano.

Ricchissimo il montepremi: 8,250 milioni di dollari; 1,485 milioni per il primo. Al termine di questa gara resteranno solo i primi 30 in classifica Fedex, per il gran finale della settimana prossima. A graduatoria invariata ognuno riceverà un nuovo punteggio, con l’obiettivo di offrire a tutti l’opportunità di vincere la classifica e di aggiudicarsi l’ambito bonus da dieci milioni di dollari. 

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