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Golf, Molinari conduce il Bmw Pga Championship

Molti “notabili” non passano il taglio: restano fuori McIlory, Donald, McDowell – Sesto Matteo Manassero con un parziale di -4.

Golf, Molinari conduce il Bmw Pga Championship

Francesco Molinari conduce il Bmw Pga Championiship con 6 colpi sotto il par, inseguito, fra gli altri, da Matteo Manassero a due colpi di distanza (-4), in sesta posizione. Il grande golf questa settimana parla italiano, in un torneo importantissimo con un montepremi stellare, di 4,750 milioni di euro. Per l’occasione, al Wentworth Club, Virginia Water, Surrey, Inghilterra, sono scesi in campo alcuni dei primi venti giocatori al mondo, da Rory McIlroy, a Luke Donald, da Graeme McDowell a Lee Westowood, da Justin Rose a Sergio Garcia. 

Molti di questi notabili però, purtroppo, non hanno superato il taglio e così nel weekend non vedremo giocare McIlory, Donald o McDowell. Il percorso d’altra parte è lungo e insidioso e il tempo, nei primi due giorni, è stato infernale: pioggia, freddo, vento hanno fiaccato le migliori intenzioni e gli swing di una settantina di giocatori. 

Molinari invece è riuscito a mettere in mostra il suo miglior golf, sia sui fairway sia sui green e dopo un primo giro in 70 colpi, ne ha messo a segno un secondo in 68 colpi. Bene anche gli altri italiani in campo: oltre lo splendido Manassero, si sono qualificati per il weekend Edoardo Molinari (-2) e Alessandro Tadini (par). E’ rimasto fuori invece Lorenzo Gagli (+4), che pure ha lottato fino all’ultimo. 

Davanti ci sono 36 buche da giocare e un tempo che si annuncia più clemente. La strada per Molinari è ancora in salita: a insidiargli la leadership ci sono giocatori del calibro di Ernie Els (-3), Westwood (-3), Garcia (-1). In pole position anche il sudafricano George Coetzee (-5). Insomma il meglio del meglio. 

Francesco comunque ha detto di sentirsi bene, anche con il putter in mano e questa potrebbe essere l’occasione per aggiungere un nuovo trofeo al suo palmares. Attualmente il trentunenne torinese è numero 41 al mondo e 43esimo nella Race to Dubai. Clima e campi inglesi gli sono congeniali, visto che da anni ha deciso di vivere a Londra, anche per potersi spostare più comodamente nel mondo. Insomma le premesse sono buone.

Da segnalare, fra le sorprese, Eddie Pepperell, un 22enne inglese al suo debutto sul tour. L’anno scorso era fra il pubblico a seguire la vittoria di Luke Donald e quest’anno potrebbe portare a casa la coppa. Dopo una partenza in sordina è riuscito a segnare uno splendido -4, con quattro birdie nelle ultime buche che lo hanno portato allo stesso livello di Manassero. 

Il ventenne veronese è l’atra, grande, speranza italiana. Dopo qualche delusione sul circuito statunitense sembra finalmente in palla e pronto a cogliere successi adeguati al suo talento. Oggi Manassero gioca con Ernie Els, il mitico Big Easy, un gigante dallo swing morbido e allo stesso tempo devastante, vincitore in carriera di ben quattro Major. Sarà un confronto appassionante. 

Fra le partenze da seguire quella tutta spagnola, formata da Garcia e Gonzalo Fernandez-Castano; Alessandro Tadini e il francese Gregory Bourdy; Edoardo Molinari e l’Inglese Jason Levermore; Lee Westwood e il connazionale Simon Khan. Posto d’onore per Francesco Molinari insieme a George Coetzee, in ultima partenza alle 14,15, ora italiana. Il torneo viene trasmesso in diretta su Sky a partire dalle 13.

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