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Golf, Francesco Molinari negli Usa per il Northern Trust e il WGC match play

Molti big riposano in attesa del Florida Swing – Tiger Woods fanalino di coda della Fedex – Francesco Molinari in California per un torneo ricco e importante come il Northern Trust Open al Riviera Country Club di Pacific Palisades.

Golf, Francesco Molinari negli Usa per il Northern Trust e il WGC match play

Per fortuna ci sono i fratelli Molinari a tenere vivo l’interesse per il golf in tv anche nel nostro paese. Questa settimana è di scena Francesco, in California, per un torneo ricco e importante come il Northern Trust Open al Riviera Country Club di Pacific Palisades, in corso da oggi a domenica. Sul piatto ci sono 6,7 milioni di dollari, di cui 1,2 milioni per il primo e 500 punti della Fedex: un premio che dovrebbe attrarre anche i big, molti dei quali invece continuano a restare in panciolle in attesa del Florida Swing che comincia fine mese, a Palm Beach, con l’Honda Classic.

Alzataccia oggi per Chicco, che parte alle 6,50 dalla buca 10 con Brendon de Jonge, il simpatico giocatore dello Zimbawe e con lo statunitense Luke Guthrie. Il percorso è un par 71 di 6500 metri circa. Si tratta di un campo spettacolare, nato nel 1927 su progetto di George C. Thomas, considerato “bello e impossibile”:  si dice infatti che i giocatori su queste buche siano costretti a mettersi alla prova con tutti e 14 i bastoni che hanno in sacca. Un luogo teatro di major, come lo Us Open o il Pga Championship e che vanta, nel suo albo d’oro, i nomi di Ben Hogan, Sam Snead, Tom Watson, Ernie Els, Phil Mickelson. In campo ci sono 144 contendenti, che saranno ridotti alla metà dopo 36 buche.

Molti protagonisti dello European tour, sufficientemente alti nel ranking per partecipare al match play della settimana prossima (limitato a una sessantina di giocatori), sono dunque arrivati sette giorni in anticipo negli Usa per misurarsi con questo interessante percorso. Fra gli altri, oltre a Francesco Molinari, ci sono Els, Charl Schwarztel, Louis Oosthuizen. Il field è di ottimo livello: sulla carta il migliore è Justin Rose, numero 5 del mondo, seguito da Matt Kuchar numero 9. Fra gli europei  “naturalizzati” Usa rivediamo finalmente Ian Poulter e Lee Weestwood. Fra i migliori americani Webb Simpson, Fred Cuples, Keegan Bradley, Dustin Johnson, Hunter Mahan, Jim Furik e lo spettacolare e simpaticissimo Bubba Watson il quale, però, dopo la vittoria del Masters di due anni fa, non ha più combinato nulla. Da seguire il defending champion John Merrick e l’attuale leader della Fedex Jimmy Walker.

Restano davanti alla tv invece 8 icone della top ten del World Ranking: Tiger Woods (1), Adam Scott (2), Henrik Stenson (3), Phil Miclkelson (4), Rory McIlory (6), Zach Johnson (7), Sergio Garcia (8), Jason Day (10).

Woods doveva andare alle Olimpiadi con la fidanzata, la sciatrice Lindsey Vonn, poi infortunata, e quindi non aveva messo in agenda altri tornei fra Dubai e Palm Beach. Peccato per tanti motivi. Certamente per il pubblico, che vuole sempre vedere cosa combina il numero uno del mondo. Ma anche per le classifiche. Il Pga Tour, quando arriverà in Florida, avrà già consumato il 25% della stagione e Tiger, a quel momento, non avrà fatto che una modesta apparizione, in tutti i sensi, a Torrey Pines. Oggi è ancora in vetta al World Ranking, ma è penultimo nella FedExCup, dove occupa il 221esimo posto e non si ricordano lunghi periodi in cui sia rimasto così in coda (a parte gli anni del “crac”). Il suo “campionato” è partito malissimo e per quanto i Playoff siano ancora molto lontani e di mezzo ci siano 4 major, si può anche temere che Tiger, se va avanti così, resterà fuori.

Fino ad oggi è stato avaro di apparizioni anche Scott, da molti commentatori considerato, attualmente, il giocatore più forte del mondo. Fra le frecce nel suo arco il caddie Steve Williams, ex di Tiger e forse più importante per il re del golf,di quanto si credesse. Williams dovrebbe andare in pensione alla fine dell’anno e Scott perderà anche il suo “puttone” nel 2016, per l’australiano è quindi il momento di giocarsi tutte le carte che ha.

Mickelson si è concesso un po’ di più ai suoi tifosi ed è stato superlativo ad Abu Dhabi, ma ha già 44 anni e un solo vero obiettivo: aggiungere il quarto major, lo US Open, che manca alla sua collezione.

Anche Scott e Lefty sono piuttosto bassi nella classifica Fedex, rispettivamente numero 89 e 70 ed entrambi salteranno il World Golf Championship-Accenture Match Play della prossima settimana. Sapranno fare i loro conti. Agenda fortunatamente più fitta per Rory McIlroy ed Henrik Stenson che riposano questo week, ma saranno in Arizona il prossimo, dove ritroveremo anche Matteo Manassero. Il tour europeo questa settimana è ancora in Sud Africa, per l’Africa Open, dove ci sono Lorenzo Gagli e Marco Crespi.

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