Condividi

Golf: al via “The Open”, torneo leggenda

Da giovedì a domenica si disputa la 144esima edizione sull’Old Course di St. Andrews, in Scozia – Le attese sono tutte per Spieth: se vincesse anche il “British Open” il 22enne texano potrebbe aspirare a chiudere il cerchio del grande slam a metà agosto con il Pga, un’impresa riuscita solo a Bobby Jones nel 1930.

Golf: al via “The Open”, torneo leggenda

Nel golf dici “The Open” e hai già detto tutto, perché è la sfida numero uno. E quest’anno, che si gioca nella casa madre, sull’Old Course di St. Andrews, in Scozia, è una leggenda prima ancora di cominciare. L’edizione che si disputa da giovedì a domenica è la 144esima, i soldi in palio sono 9,2 milioni di dollari, i giocatori in campo 156. Per ognuno di loro l’Open Championship è un sogno, anzi il sogno. 

Persino per Jordan Spieth, l’uomo del momento, il biondino capace di ogni rimonta, che ha già vinto i primi due major della stagione ed è pronto a conquistare la leadership mondiale. Persino per Rory McIlroy, campione in carica, che dovrà guardare lo spettacolo dal divano, a causa di una rottura dei legamenti della caviglia sinistra durante una partita di calcetto, a Belfast. Persino per Tiger Woods, che in bacheca ha già tre Claret Jug, due delle quali vinte proprio sull’Old Course. 

Persino per loro, figuriamoci per tutti gli altri, come i nostri tre moschettieri: Francesco Molinari, Edoardo Molinari e Matteo Manassero. È la terza volta che questi azzurri partecipano simultaneamente al torneo, dopo le edizioni del 2011 e del 2014. Lo scorso anno conclusero tutti in alta classifica: Edoardo Molinari settimo, Francesco Molinari 15esimo e Matteo Manassero 19esimo. Il primo sarà presente per la sesta volta, comprese le due da dilettante, gli altri rispettivamente per l’ottava e per la quinta. Il più in forma è sicuramente Francesco, numero 42 del mondo, un gioco perfetto, sempre un metro dalla vetta, purtroppo quello dell’ultimo putt. 

Le attese però sono tutte per Spieth: se vincesse anche il “British Open” il 22enne texano potrebbe aspirare a chiudere il cerchio del grande slam a metà agosto con il Pga, un’impresa riuscita solo a Bobby Jones nel 1930. In qualche misura tutti gli spettatori fanno il tifo per lui, perché niente è più bello che unire il mito alla leggenda. E Jordan, con un successo sull’Old Course diventerebbe sicuramente un mito, in grado di superare persino Tiger. Il suo unico handicap potrebbe essere il fuso orario, visto che è arrivato in Scozia all’ultimo minuto, ma dalla sua parte ha la vittoria al John Deere Classic, un successo che ha ulteriormente rafforzato la sua sicurezza interiore. 

Il cuore del pubblico batterà anche per Woods, che ha voglia di giocare, che non si sente vecchio, che è convinto di poter ancora battere il record di 18 major di Jack Nicklaus. Credergli è difficile, visti i risultati di quest’anno, ma stiamo parlando di sogni e non si può affrontare un gioco come il golf mettendo le briglie alla fantasia. 

Un altro protagonista del tour molto atteso è Rickie Fowler, vincitore dello Scottish Open la scorsa settimana. Dopo il successo a The Players qualcosa si è sbloccato nella mente di questo giovane e splendido giocatore, che ha trovato il giusto ritmo per la vittoria e che oggi occupa il quinto posto nell’ordine di merito mondiale.

L’Old Course non farà sconti a nessuno, ci sarà da lottare con il vento e con la pioggia, con i bunker e con i green, ma tutti avranno la loro occasione: da Patrick Reed e Keegan Bradley, da Justin Rose, a Martin Kaymer, da Adam Scott a Jason Day, da Henrik Stenson a Sergio Garcia, da Hideki Matsuyama a Dustin Johnson, da Luke Donald a Ian Poulter, Paul Casey, Lee Westwood, senza dimenticare Graeme McDowell, Ernie Els, Charl Schwartzel, Louis Oosthuizen e Padraig Harrington. 

Sul ponte più famoso del golf daranno l’addio alle scene due grandi vecchi come Tom Watson e Nick Faldo e ci sarà persino da commuoversi. 
Insomma vale la pena di esserci o almeno di seguire questo grande spettacolo. Dirette su Sky Sport da mattina a sera, da giovedì a domenica.

Commenta