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Goldman Sachs: così i tweet di Trump turbano i mercati

Uno studio della banca statunitense ha calcolato quanto le aspettative degli analisti siano condizionate dalle “sparate” del presidente americano su Twitter:
ecco come ha indirettamente influenzato le attese sui tassi attaccando sul fronte dei dazi commerciali.

Goldman Sachs:  così i tweet di Trump turbano i mercati

I tweet di Donald Trump non sono soltanto sgradevoli e, molto spesso, inappropriati, ma, cosa ancora più grave visto che parliamo del presidente degli Stati Uniti, che affida il grosso della sua strategia comunicativa al botta e risposta sui social network, hanno un impatto sui mercati finanziari. A verificarlo è la banca americana Goldman Sachs, secondo la quale – ad esempio – le recenti aggressioni dell’inquilino della Casa Bianca nei confronti del presidente della Federal Reserve Jerome Powell hanno finito per ridimensionare le aspettative degli analisti finanziari in merito ai tagli dei tassi d’interesse. Ancora più netta è, secondo Goldman Sachs, l’influenza indiretta dei tweet di Trump sulle decisioni della Fed, in particolare quando il presidente minaccia un’escalation di nuove tariffe commerciali, o quando al contrario fa dietrofront sulle medesime.

“La nostra interpretazione – spiega Goldman Sachs – è che i mercati siano influenzati dal presidente soprattutto indirettamente, quando cioè orienta le prospettive macroeconomiche, piuttosto che quando twitta direttamente contro la Fed, magari esprimendo disappunto per la politica sui tassi d’interesse”. La metodologia usata dalla banca d’affari Usa è semplice: “Per ogni set di tweet, misuriamo l’impatto sulle aspettative del mercato per la politica della Fed osservando il cambiamento dei prezzi dei futures da poco prima di un tweet e poi 30 minuti dopo. Confrontiamo poi questi casi potenzialmente interessati dai tweet con tutti gli altri intervalli di 30 minuti dell’attività di mercato, per vedere se effettivamente esistano cambiamenti statisticamente altrettanto o più rilevanti”.

Il risultato, per quanto riguarda le critiche dirette alla Fed, è che le aspettative sono influenzate al ribasso, ma non in maniera così rilevante sul singolo tweet: i futures si spostano infatti in una forbice compresa tra -2 bp e +2 bp. “Questi cambiamenti non sono statisticamente così diversi da quelli che ci si aspetterebbe normalmente, in intervalli di 30 minuti”. Un po’ più significativo l’impatto cumulativo, cioè dei tweet considerati da aprile 2018 ad ottobre 2019, che avrebbero abbassato i Fed Funds Futures di 10 pb. Molto più rilevanti però sono le “sparate” di Trump sulla politica dei dazi: un tweet fa oscillare le previsioni tra -14 pb e +4 pb, mentre il loro effetto cumulativo è di -40 pb considerando sia le minacce di escalation che i dietrofront, e di ben -60 pb considerando solo quelli che annunciano provvedimenti aggressivi e relative tensioni.

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