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Giro d’Italia al via: Nibali c’è, si scalerà il mitico Zoncolan

L’edizione 2021 parte da Torino con una cronometro. E’ una corsa per scalatori: ben 6 gli arrivi in montagna. Nibali non al top per la frattura al braccio, il favorito è Bernal

Giro d’Italia al via: Nibali c’è, si scalerà il mitico Zoncolan

Torna a disputarsi in primavera il Giro d’Italia. Dopo l’edizione autunnale del 2020 causa Covid, la corsa ciclistica più importante d’Italia e tra le maggiori del mondo torna nella sua sede naturale, in piena primavera, nel mese di maggio. Si parte sabato 8 maggio da Torino, dove il Giro manca dal 2016 (e da 10 anni non è sede della partenza), con una cronometro di 8,6 km. Dopodiché il percorso si dipanerà in altre 20 tappe, per un totale di quasi 3.500 km da percorrere (circa 165 per tappa, in media), che diventano anche 7-8mila sommando i trasferimenti, con un dislivello complessivo di 47.000 metri tondi tondi. La corsa rosa sarà concentrata quasi esclusivamente al Centro-Nord, andando solo a lambire il meridione: si pedalerà in 13 Regioni, che sono Piemonte, Lombardia, Veneto, Trentino, Friuli, Marche, Emilia-Romagna, Campania, Molise, Umbria, Toscana, Puglia, Abruzzo.

Sono 6 gli arrivi in montagna, in particolare quello attesissimo e temutissimo sul Monte Zoncolan, in programma sabato 22 maggio. La salita verrà affrontata per la prima volta dal versante di Sutrio, quello più duro in assoluto: 14,1 chilometri all’8,9%, ma l’ultimo tratto oltre il 13% costantemente con punte che arrivano addirittura al 27%. Solo due le cronometro: oltre a quella inaugurale di Torino, sarà una crono anche l’ultimissima tappa, che da Senago porta a Milano, per 30,3 km che decideranno il vincitore del Giro. Al via ci sono tutte le squadre migliori, compresa la Trek dello “Squalo” Vincenzo Nibali, che a 36 anni suonati tenta ancora l’assalto alla maglia rosa, nonostante la frattura al braccio rimediata ad aprile abbia rischiato di costringerlo al forfait. Per ora Nibali c’è, ma le sue condizioni andranno verificate tappa dopo tappa e non è detto che possa essere competitivo per la vittoria finale. A contendergliela saranno soprattutto il colombiano Egan Bernal, vincitore del Tour 2019, e Remo Evenepoel. In lizza anche Yates, Vlasov, Landa.

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