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Gentiloni su Alitalia: “Senza intesa non può sopravvivere”

I 12.300 lavoratori dell’Alitalia hanno tempo fino alle 16 di lunedì per votare nel referendum sull’accordo con l’azienda, da cui dipende la ricapitalizzazione e il piano di rilancio – Se vince il No l’azienda rischia di fallire – L’avvertimento del premier.

“So bene che ai dipendenti vengono chiesti sacrifici, ma so che senza l’intesa sul nuovo piano industriale l’Alitalia non potrà sopravvivere”. Lo afferma il premier Paolo Gentiloni in una dichiarazione, e aggiunge che “mentre è in corso la consultazione sul pre-accordo raggiunto tra Alitalia e sindacati, sento il dovere di ricordare a tutti la gravità della situazione in cui ci troviamo”.

“Alitalia è una azienda privata”, continua il premier, “di fronte alle sue perduranti e serie difficoltà il governo ha incoraggiato gli azionisti italiani e stranieri a impegnarsi in un nuovo piano industriale e in una forte ricapitalizzazione della società”. “So bene che – conclude – ai dipendenti vengono chiesti sacrifici, ma so che senza l’intesa sul nuovo piano industriale l’Alitalia non potrà sopravvivere”.

Intanto il voto sul verbale di confronto tra azienda e sindacati è al terzo giorno. L’affluenza al referendum che sta dividendo il personale più che in passato, “ieri sera a chiusura seggi alle 21 era a circa il 55%” ha reso noto la Uiltrasporti, ricordando che alle 16 di lunedì si chiuderanno le votazioni. I risultati arriveranno in serata. Poi il 26 aprile al ministero dello Sviluppo economico si terrà la prima riunione post referendum tra azienda e sindacati.

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