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Gentiloni: “Nel Def meno tasse sul lavoro”

Il Presidente del Consiglio ha promesso che “l’obiettivo del prossimo Documento di Economia e Finanza è un ulteriore abbassamento delle tasse sul lavoro” attraverso la riduzione del cuneo fiscale e la messa in campo di “iniziative speciali per il Sud”

Gentiloni: “Nel Def meno tasse sul lavoro”

“L’obiettivo del prossimo documento di economia e finanza è un ulteriore abbassamento delle tasse sul lavoro, per garantire investimenti sul lavoro più vantaggiosi”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, ospite a Domenica In.

“C’è ancora bisogno di iniziative speciali per il Sud – ha aggiunto – La crescita italiana può migliorare se si alza la crescita al Sud. Lo aveva capito alla grande Carlo Azeglio Ciampi. La questione meridionale è una grandissima opportunità per lo sviluppo di questo Paese”.

Poi la nuova agenda delle riforme: “Tra un mese il Parlamento deve approvare la strategia che in autunno si tradurrà nella legge di bilancio, dobbiamo usare quella scadenza per mettere insieme un’agenda del mio governo, che è stato fatto in 48 ore, ora deve darsi un passo di riforme più strutturato: lavoro, Mezzogiorno, riforma del processo penale, la nuova legge sulla concorrenza, la legge sulla povertà e spero di avere buone notizie la prossima settimana. Abbiamo capitoli di riforme da completare: pubblica amministrazione, scuola. Io vorrei togliere questa idea di provvisorietà dandoci una agenda”.

Insomma, “la scadenza è la fine della legislatura, poi i governi possono finire prima se non hanno la maggioranza in Parlamento ma io dico sempre ai miei colleghi che dobbiamo lavorare non avendo in mente la durata ma le nostre responsabilità”.

Quanto al ministro dello Sport Luca Lotti, colpito da una mozione di sfiducia a causa del suo coinvolgimento nell’indagine Consip, , il premier ha ricordato che l’avviso di avvio di indagini è di dicembre: “La sua vicenda non è cambiata da allora. La mia fiducia nei suoi confronti resta immutata e mi auguro lo sia anche quella del Parlamento: non possiamo arrenderci all’idea che un avviso di garanzia rompa una regola fondamentale che è presunzione di non colpevolezza. Vedo moltissime indiscrezioni circolare, ma la notizie che lo riguardano sono di due mesi e mezzo fa, non si capisce perché oggi si chieda la sfiducia”.

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