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Gedi: arriva Laura Cioli. Rcs, Cairo: bene la trimestrale

Assemblee delle due case editrici. Alla riunione dei soci Gedi Marco De Benedetti propone Cioli Ad mentre Mondardini resterà nel Cda come vice-presidente insieme a John Elkann. Trimestrale con utile di 3 milioni dopo l’integrazione con La Stampa. Cairo esclude una fusione tra Rcs e Cairo Communications. Dividendo? Forse il prossimo anno

Gedi: arriva Laura Cioli. Rcs, Cairo: bene la trimestrale

Novità nel mondo dell’editoria. All’assemblea di Gedi (la società editrici di La Repubblica, L’Espresso, La Stampa e il Secolo XIX) l’Ad Monica Mondardini ha annunciato che lascerà il suo incarico alla guida dei quotidiani dopo 9 anni, confermando le indiscrezioni circolate. Resterà vice presidente insieme a John Elkan. Marco De Benedetti, mentre è in corso l’assemblea del gruppo editoriale, ha proposto Laura Cioli come nuovo Ad.

“Resto coinvolta – ha aggiunto Mondardini – nel futuro di Gedi nella mia qualità di amministratore delegato di Cir e consigliere della società. Sono stati anni molto impegnativi, per le sfide che il settore ha affrontato e dovrà continuare ad affrontare. Gedi ha saputo anticipare le evoluzioni e reagire nel modo più opportuno: è l’unico gruppo che ha registrato sempre risultati economici positivi, dal 2008 al 2016 ha azzerato il proprio debito, che ammontava allora a 280 milioni di euro, ha investito nel digitale, in cui è pioniere e leader, ha realizzato la prima grande operazione di aggregazione editoriale nell’ultimo decennio”.

Nel giorno dell’assemblea, Gedi ha presentato anche la trimestrale che chiude con un risultato netto consolidato di 3 milioni, a fronte di un utile di 5,0 milioni del primo trimestre del 2017 (5,8 milioni a perimetro equivalente). La società ricorda infatti che nel primo trimestre del 2017 non era ancora avvenuta l’integrazione con il Gruppo Itedi (La Stampa e Secolo XIX) e pertanto per i principali indicatori economici si fornisce anche la variazione rispetto ai primi tre mesi del 2017 a perimetro equivalente.

I ricavi consolidati, pari a 155,8 milioni, sono aumentati del 20,7% rispetto al primo trimestre del 2017 (-5,8% a perimetro equivalente). I ricavi diffusionali, pari a 71,7 milioni sono cresciuti del 33,0% rispetto a quelli del corrispondente periodo dell’esercizio precedente e risultano in flessione del 7,5% a pari perimetro, in un mercato che ha registrato una riduzione dell’8,5% delle diffusioni dei quotidiani. I ricavi pubblicitari sono cresciuti del 14,3% e risultano in flessione del 3,1% a perimetro equivalente. I costi sono superiori del 24,9% rispetto al primo trimestre del 2017 e sono scesi del 3,2% a perimetro equivalente; sono diminuiti sia i costi fissi del personale (-1,9%) che gli altri costi (-4,0%)

Il margine operativo lordo consolidato è stato pari a 11,4 milioni, rispetto a 13 milioni nel primo trimestre del 2017.

Si è svolta oggi anche l’assemblea di Rcs nel corso della quale Urbano Cairo, presidente e amministratore delegato di Rcs Media Group (Corriere della Sera) ha concesso qualche anticipazione sui conti del trimestre. “Non posso dire nulla, perché abbiamo il consiglio di amministrazione convocato per il prossimo 9 maggio, ma sarà una buona trimestrale”, ha affermato. “L’obiettivo – ha aggiunto – è quello di distribuire un dividendo, possibilmente, il prossimo anno. Non sto dicendo che ci sarà, è l’assemblea che decide, ma lavoriamo per riuscire a dare un dividendo e speriamo di farlo”. Infine, Cairo ha escluso un’eventuale fusione tra Rcs Media Group e Cairo Communication: “Non è in questo momento all’ordine del giorno. In generale non stiamo ragionando su questo tema, non vediamo grandi elementi di beneficio da una fusione, ma possiamo sempre ripensarci”.

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