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Gattuso, l’allenatore-ristoratore con Napoli nel destino

Il nuovo allenatore del Napoli ha un locale di pesce a Gallarate, alle porte di Milano, in società col pasticcere Andrea Bianchi: il Bistrot propone tutti i sapori della cucina mediterranea, che Ringhio ritroverà nel Golfo.

Se non dovesse riuscire a risollevare le sorti del Napoli calcio, dove è stato chiamato per sostituire Carlo Ancelotti, Rino Gattuso potrà sempre darsi… all’ittica. Scherzi a parte, il nuovo allenatore della squadra partenopea, che da giocatore fu bandiera del Milan allenato proprio da Ancelotti e campione del mondo nel 2006 con la Nazionale azzurra, all’ittica ci si è già dato da quasi dieci anni, da quando nel 2010 ha aperto, insieme al pasticcere Andrea Bianchi, il Bistrot che porta il loro nome: un locale dedicato interamente al pesce, che dal 2014 ha trovato sede a Gallarate, alle porte di Milano.

Il Bistrot Gattuso & Bianchi, pur proponendo prezzi accessibili, si presenta come una vera e propria boutique dell’enogastronomia legata al mare. Il locale infatti è sia pescheria, dove trovare pesce sempre freschissimo pescato nel Mediterraneo; sia gastronomia, dove vengono preparati piatti take away e venduti prodotti della linea gourmet con marchio originale Gattuso & Bianchi; sia infine ristorante a pranzo e cena, con il menù aggiornato ogni giorno in base alla pesca. Il tutto all’insegna della qualità e della competenza, visto che lo staff addetto alla ristorazione è composto da 17 esperti gastronomi.

Non mancano ovviamente nemmeno i dolci, poiché il socio del neo allenatore azzurro è titolare della storica pasticceria Le Torri di Gallarate, fondata dalla famiglia Bianchi nel 1934 e specializzata in amaretti. Nel Bistrot tuttavia a farla da padrone, nel reparto gastronomia, è l’immancabile tiramisù, mentre come dessert a pranzo o cena sono a disposizione a rotazione un po’ tutti i pasticcini de Le Torri. Il protagonista assoluto, però, rimane il pesce, e forse per questo era destino che Gattuso finisse ad allenare in una città di mare come Napoli.

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Nel Bistrot il pesce viene servito solo fresco, o in assenza “surgelato ma con prodotti all’origine di ottima qualità”, tiene a specificare il sito. A pranzo e cena c’è l’imbarazzo della scelta, mentre nella gastronomia spiccano ad esempio la gallinella, il cartoccio ricco o la tagliata di tonno, o ancora le capesante gratin e le lumache alla bourguignonne. “Ogni giorno – spiega il sito – ci impegniamo per approvvigionare materie prime di altissima qualità. E quando le cuciniamo lo facciamo coniugando le antiche tradizioni con le tecniche più moderne”.

Il prestigioso Bistrot, frequentato in passato – quando Ringhio ancora giocava – da campioni del calibro di David Beckham e Ronaldinho, non è l’unico di proprietà dell’ex calciatore calabrese: Gattuso ha allenato a Pisa e proprio lì, a Calambrone, nel 2017 ha aperto l’Osteria del Mare, seguendo la filosofia del Bistrot. Chissà se adesso, alla guida del club partenopeo, Rino Gattuso deciderà di dare un tocco di napoletanità anche al menù del suo ristorante gallaratese. Non ci stupiremmo, a breve, di vedere spuntare magari uno scialattiello ai frutti di mare, o un piatto di alici “arreganate”. Sarebbe il giusto omaggio a una piazza che ha una buona tradizione sia calcistica che gastronomica.

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