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Gas ai massimi e Borse in stand-by in vista del meeting dei banchieri di Jackson Hole e delle mosse della Fed

Prezzi del gas alle stelle ma Borse prudenti in Europa e in America in attesa dell’intervento del Presidente della Fed Jerome Powell di venerdì pomeriggio a Jackson Hole dove svelerà le mosse sui tassi e le previsioni su inflazione e recessione

Gas ai massimi e Borse in stand-by in vista del meeting dei banchieri di Jackson Hole e delle mosse della Fed

Clima stagnante oggi sui mercati, alla vigilia della pubblicazione delle minute della Bce e dell’avvio del simposio di Jackson Hole, dove il presidente della Fed, Jerome Powell, parlerà venerdì. Le Borse europee chiudono miste, ma poco lontano dalla parità, mentre Wall Street si muove in frazionale progresso dopo una partenza al rallentatore e tre giorni di ribassi. Il rally estivo degli indici è stato interrotto dai crescenti timori di un orientamento aggressivo da parte della Fed, dalla crisi energetica in Europa e dai segnali di rallentamento economico della Cina.

Listini europei contrastati; bene Milano 

Piazza Affari arrotonda i guadagni della vigilia e si apprezza dello 0,23% a 22.431 punti, più o meno come Francoforte +0,22%, Parigi +0,39%, Amsterdam +0,41%. Registrano perdite frazionali, per la seconda seduta consecutiva, Madrid -0,29% e Londra -0,18%.  

Il nervosismo si è manifestato poi con più chiarezza sui titoli di Stato, in particolare quelli dell’area euro, dove salgono i rendimenti.

Spread in lieve calo dopo Draghi

Mario Draghi promette: l’Italia ce la farà ancora una volta e la platea del Meeting di Rimini gli riserva un’ovazione, che si spera non sia un addio. L’ottimismo del premier aiuta leggermente nel finale il secondario italiano che azzera le perdite. Lo spread tra Btp 10 anni e Bund di pari durata chiude a 231 punti base (-0,34%), ma salgono i tassi: +3,67% per il titolo italiano (da +3,63% di ieri) e +1,35% per quello tedesco (da 1,31% di ieri).

Continuano a salire i costi del gas  

A pesare sui titoli sovrani del blocco è la crescita dei prezzi dell’energia, che fa capire come la strada per vincere l’inflazione sia ancora lunga. Questo crea attese di una politica monetaria più aggressiva da parte della Bce, nonostante i segnali di rallentamento economico nell’area.

Anche oggi sulla piattaforma di Amsterdam il contratto di riferimento del gas naturale saliva, a metà giornata, del 6% a 285 euro per megawatt ora. 

Il petrolio invece perde leggermente quota dopo il rally della vigilia, originato dal fatto che Riad è disposta, con l’Opec, a prendere in considerazione dei tagli alla produzione per sostenere i prezzi.

Il Brent, dopo aver superato i cento dollari al barile, tratta al momento sotto quella soglia.

L’euro è poco mosso e insegue con cautela la parità con il dollaro.

A Milano riflettori accesi su Campari

La storia del giorno, in Piazza Affari, riguarda Campari, +2,36%. Ad accendere l’interesse sul titolo è stato l’annuncio, da parte dell’azienda olandese, dell’acquisto del 15% di Howler Head Kentucky Straight Bourbon Whiskey per 15 milioni e dei diritti esclusivi per la distribuzione globale del marchio. Campari avvia così un percorso che potrebbe portarla, nel medio termine, al controllo del 100% dell’impresa produttrice di un apprezzato whiskey all’aroma naturale di banana. La società ha la possibilità di acquisire il 100% di Howler Head attraverso tipiche opzioni call (sulla base del raggiungimento dei risultati futuri del brand) che potranno essere esercitate a partire dal 2025.

Rimbalzano inoltre Diasorin, +2,99% e Recordati +1,42%, in un settore vivacizzato dalla danese Bavarian Nordic (+4,6% a Copenhagen) dopo che l’azienda danese di biotecnologia ha dichiarato di voler fare “ogni sforzo” per soddisfare l’elevata domanda mondiale del suo vaccino contro il vaiolo delle scimmie, mantenendo l’outlook per l’anno. 

Benino Telecom +0,86%.

Mostrano progressi alcuni titoli finanziari, auto e lusso: Nexi +1,63%, Finecobank +1,19%, Ferrari +1,13%, Stellantis +1,07%, Moncler +0,44%. Nella moda la notizia odierna è la vendita di oltre il 50% di Ynap, da parte di Richemont (+2,87% a Zurigo), alla piattaforma online Farfetch (a cui va il 47,5%) e a un veicolo d’investimento che fa capo al miliardario emiratino Mohamed Alabbar (che acquista il 3,2%).

In fondo al listino principale ci sono Inwit -1,36%, Eni -1,24%, Unipol -1,24%, Generali -1,13%, Italgas -1,08%.

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