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G7 Taormina da oggi: lotta al terrorismo

Una Taormina blindata accoglie il G7 – Arrivati i 7 capi di Stato e di Governo che discuteranno i temi più importanti dell’ultimo periodo: dal terrorismo dopo Manchester ai migrandi, ma anche clima, cybersecurity, Corea del Nord e Siria

G7 Taormina da oggi: lotta al terrorismo

Taormina si è trasformata in una fortezza. Ogni vicolo della splendida cittadina siciliana è presidiato giorno e notte da militari, poliziotti, carabinieri e finanzieri per un totale di oltre 7.000 uomini impegnati tra il centro della città, Letojanni e Giardini Naxos, dove sabato è prevista la manifestazione dei “No G7”. Sette check point impediscono l’ingresso nella zona di massima sicurezza a chiunque sia privo del pass.

i PAESI PARTECIPANTI

Il conto alla rovescia è finito, Taormina è pronta per il G7 del 26 e 27 maggio presieduto dall’Italia. I sette capi di Stato partecipanti sono già tutti arrivati: Paolo Gentiloni, Justine Trudeau, Emmanuel Macron, Theresa May, Shinzo Abe, Donald Trump e Angela Merkel.  Del gruppo fa parte, come membro non enumerato, anche l’Unione Europea, rappresentata dal presidente della Commissione europea, Jean Claude Juncker.

I TEMI DEL G7

Il summit fra i sette capi di Stato e di Governo delle Nazioni sviluppate con la ricchezza nazionale netta più grande al mondo non potrà non avere come temi centrali la sicurezza nazionale e la lotta al terrorismo. L’attentato di Manchester ha ovviamente sconvolto l’agenda politica, riportando la guerra alla jihad in testa alle priorità dei Sette.  La presidenza italiana del G7 ha preparato una dichiarazione sulla «Sicurezza dei cittadini» e spingerà per approvarla proprio sabato a Taormina. All’interno del documento sono contenuti 15 punti solenni nei quali si ribadiscono la condanna allo Stato Islamico, l’impegno di «portare la lotta al terrorismo a un livello più alto», scatenando una caccia «senza sosta a tutti i colpevoli e chi li aiuta».

Ma nonostante la tragedia, non si potranno tralasciare altri argomenti importanti. Primo fra tutti i migranti. Da gennaio ad oggi sono sbarcati in Italia più di 45mila persone e i numerosi naufragi dell’ultimo periodo impongono una strategia comune volta da un lato a regolare i flussi dall’altro di trovare il modo di soccorrere nel migliore dei modi coloro che scappano da bombardamenti e terrorismo.

E ancora: la Corea del Nord e i test missilistici di Pyongyang; le trattative sull’accordo sul clima che Trump intende fare saltare, la cybersecurity dopo “Wannacry”, la guerra in Siria, la Brexit, l’innovazione, le diseguaglianze e i rapporti commerciali tra gli Stati dopo l’inversione di rotta impartita dal presidente Usa.

Il G7 potrebbe dunque rappresentare un momento d’incontro fondamentale per discutere e trovare accordi sulle tematiche più sensibili al centro dell’agenda internazionale dei leader, ma soprattutto dei pensieri e delle preoccupazioni dei cittadini.

AGGIORNAMENTO

“Al G7 chiediamo risultati, sappiamo che non sarà un confronto semplice, ma lo spirito di Taormina ci può aiutare nella direzione giusta – ha detto il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, in un videomessaggio diffuso prima dell’inizio dei lavori – La straordinaria storia e bellezza che ci circonda e la realtà di Taormina, della Sicilia e dell’Italia credo potrà dare un contributo importante ai leader del G7 e aiutare a dare risposte a quello che i cittadini oggi ci chiedono su terrorismo e sicurezza innanzitutto, e faremo una dichiarazione importante oggi qui, sul cambiamento climatico, sui grandi flussi migratori, sul commercio mondiale, da cui dipendono tanti posti di lavoro e la prospettive delle nostre economie”.

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