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G20: una lettera non basta, Italia commissariata da Ue e Fmi

Lo ha confermato Silvio Berlusconi, dopo che per tutta la mattina si erano susseguite le smentite degli italiani a Cannes: “Richiesta di certificazione concordata con Napolitano” – Barroso: “Una decisione presa volontariamente dall’Italia” – Van Rompuy: “Controlli trimestrali” – E Sarkozy promuove il nostro Paese.

G20: una lettera non basta, Italia commissariata da Ue e Fmi

Le voci, le smentite, infine le conferme. Prima da Barroso, poi da Silvio Berlusconi in persona. Il giallo si risolve in poche ore: era tutto vero, l’Italia è stata commissariata dalla Commissione europea e dal Fondo monetario internazionale, che avranno il compito di monitorare l’attuazione delle riforme contenute nella lettera d’intenti.

Ma c’è di più. Non si è trattato di un’imposizione: sarebbe stato proprio il nostro Paese a richiedere questo trattamento. A Cannes, nella conferenza stampa convocata al termine del G20, il Cavaliere ha dovuto ammettere quello che per tutta la mattinata le fonti italiane hanno cercato di negare: “Sono stato lungamente al telefono con il presidente della Repubblica in questi giorni – ha rivelato il premier – e abbiamo concordato con il Quirinale la nostra richiesta di certificazione all’Fmi“.

L’istituzione di Washington “ci aveva anche offerto dei fondi – ha aggiunto Berlusconi – ma noi abbiamo rifiutato”. Quanto allo stato di salute della maggioranza nel Parlamento di Roma, secondo il Cavaliere è “ancora solida, nonostante le defezioni”. Insomma, “non c’è la necessità di arrivare a un governo di larghe intese”.

Tornando al tema più caldo della giornata, quello del commissariamento da parte dell’Europa, il primo a darne notizia era stato Josè Manuel Barroso. Il presidente della Commissione europea ha sottolineato più volte che si è trattato di una decisione presa “volontariamente” dal nostro Paese, anche se in mattinata gli italiani avevano smentito con insistenza. “La prossima settimana – ha aggiunto il portoghese – sarò a Roma con rappresentanti del Fondo Monetario per una missione che ha appunto lo scopo di monitorare l’andamento delle misure in Italia”.

A fargli eco è arrivata la voce di Herman Van Rompuy, che ha precisato i tempi dell’operazione: “L’Italia – ha sottolineato il presidente del Consiglio europeo – ha invitato l’Fmi a verificare ogni trimestre, in collegamento con il ministro dell’Economia Giulio Tremonti, l’attuazione delle misure. Tutto questo è estremamente importante per la credibilità delle misure annunciate”. Il belga ha precisato che “non si tratta di un diktat: non abbiamo messo l’Italia all’angolo. La situazione è totalmente diversa dalla Grecia”.

Altre autorità internazionali hanno avuto parole d’apprezzamento nei confronti delle ultime novità legate al nostro Paese. “Rendo omaggio allo sforzo dell’Italia – ha detto il presidente francese, Nicolas Sarkozy – che ha preso le misure necessarie per riportare la fiducia e rafforzare il credito. L’Italia, un paese essenziale della zona euro, ha lodevolmente preso la decisione di fare appello alla Commissione Ue e al Fmi per certificare i risultati che avrà raggiunto su base trimestrale”. Una voce meno entusiasta arriva invece dagli Stati Uniti: “L’Italia deve dimostrare che gli impegni presi sono forti”, dicono fonti di alto livello dell’amministrazione Obama.

La notizia del commissariamento italiano ha avuto un immediato riflesso sui listini azionari. Dopo un avvio in rialzo, le principali Borse europee hanno virato in rosso e attualmente si muovono in altalena. Anche lo spread Btp-Bund è tornato a crescere, fino a sfiorare i 460 punti. Record dei tassi Btp al 6,40%.

Al momento, l’unica buona notizia della giornata viene – incredibile dictu – dalla Grecia. Il governo di Atene ha infatti ufficialmente cancellato il referendum della discordia. Ma anche su questo fronte la bomba minaccia di esplodere: stasera il Parlamento ellenico voterà la fiducia all’Esecutivo di Papandreou.

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