Condividi

Fusione nucleare: 9 Regioni in corsa per il polo da 500 milioni

La gara tra le Regioni per accogliere la struttura è in corso: Enea dovrà valutare i progetti presentati per accedere ai fondi del bando europeo – Le prime stime parlano anche della possibilità di impiegare ad attività in corso oltre 1.500 addetti, tra diretti e indotto.

Fusione nucleare: 9 Regioni in corsa per il polo da 500 milioni

In arrivo 500 milioni di euro per partire e 2 miliardi di benefici attesi per i territori. Saprà l’Italia a dare vita al polo nazionale sulla ricerca della fusione nucleare ? La gara tra le Regioni per accogliere la struttura è in corso. Cercano di accaparrarsi, tramite il bando Enea per la Divertor tokamak test facility (Dtt), il centro di ricerca con una dotazione iniziale, appunto, di 500 milioni.

Le prime stime parlano anche della possibilità di impiegare ad attività in corso oltre 1.500 addetti, tra diretti e indotto. Abruzzo, Campania, Emilia-Romagna, Toscana, Lazio, Liguria (con due siti), Piemonte, Puglia e Veneto sono in campo. Tutte sono candidate per entrare nella fase della valutazione per individuare l’area più idonea. Non è facile.

La fusione nucleare è tema dibattuto da tempo e i ricercatori italiani sono in competizione con i loro colleghi stranieri. La scelta finale del sito avverrà sulla base di criteri oggettivi , di analisi costi/benefici e di opportunità economiche. L’Italia può ambire ad un ruolo strategico nei piani mondiali sulla fusione a freddo. Le competenze ci sono e le sperimentazioni hanno attirato risorse nel corso degli anni.

L’Enea ha fatto sapere che la sua Commissione di esperti dovrà esaminare le proposte e valutarne la rispondenza ai requisiti del bando di assegnazione.

Il polo sulla fusione nucleare dovrà, ad esempio, gestire i flussi di potenza prodotti dal plasma combustibile. L’ Emilia-Romagna ipotizza il sito lungo l’appennino bolognese e ritiene che per i prossimi 25 anni 250 ricercatori troveranno lavoro.

Tra cantieri, forniture e impiantistica 1.600 nuovi posti di lavoro. Si lavora in sintonia. Per cui è buona la notizia anche che il centro Enea di Bologna ha deciso di stanziare, nel caso in cui l’assegnazione venga attribuita all’Emilia-Romagna, 25 milioni di euro per supportare l’iniziativa. Affinché la conquista del sito non appaia, comunque, come una competizione localistica, anche la Regione Toscana vuole investire 3 milioni di euro insieme alle amministrazioni e comunità locali. La gara è in svolgimento.

Commenta