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Forum Pa, il furgoncino di Huawei fa sosta a Roma

La multinazionale cinese leader nelle soluzioni di Information e Communication Technology ha aderito al Forum della Pubblica amministrazione che si tiene dal 28 al 30 maggio al Palazzo dei Congressi dell’Eur – Huawei ha allestito all’esterno un camioncino in movimento, all’interno del quale sono in mostra alcune delle sue tecnologie di punta

Forum Pa, il furgoncino di Huawei fa sosta a Roma

Chi oggi dovesse trovarsi nelle vicinanze del Palazzo dei Congressi di Roma (zona Eur) potrebbe imbattersi, casualmente, in uno strano furgoncino. Un piccolo laboratorio in movimento che, da mesi, sta girando il mondo per mostrare a tutti le sue meraviglie tecnologiche. Si tratta del “Mobile Lab” di Huawei, multinazionale cinese leader nelle soluzioni di Information e Communication Technology che ha aderito all’evento Forum Pa (dal 28 al 30 maggio).

In questo laboratorio in movimento, Huawei custodisce molti dei suoi motivi d’orgoglio: le tecnologie di comunicazione (ossia tutto ciò che è legato all’utilizzo degli smartphone), i prodotti di tipo infrastrutturale (data networking), le tecnologia di data center e alcuni esemplari del business che forse identifica di più il gruppo: i sistemi di videoconferenze e telepresenze.

Huawei ha aderito al Forum Pa, come ha spiegato Roberto Loiola (vice presidente per l’Europa Occidentale), “perché crede profondamente nella tecnologia al servizio del cittadino” e nei miglioramenti che da essa possono derivare in termini di sostenibilità, qualità della vita e risparmio.

Sergio Gianotti (responsabile delle vendite e del marketing) ha spiegato come Huawei tenga molto al tema delle “smart city”; dove per smart city – ha detto – “si intende un sistema che contenga dentro di sé tre elementi: informazioni, reti di trasporto e piattaforme integrate”.

E’ intervenuto all’incontro anche Stefano Parisi, presidente di Confindustria Digitale: “Il nostro Paese non ha risorse pubbliche e fa fatica a mettere in atto operazioni anticicliche, ossia investimenti. Queste difficoltà ci mettono nella situazione di dover trovare soluzioni alternative ai nostri problemi: come, in questo caso, le partnership con multinazionali come Huawei”. In Italia l’economia digitale pesa sul Pil la metà di quanto accade negli altri Paesi europei. “l’Agenda digitale – ha proseguito Parisi – deve diventare, per il Governo, una priorità come lo è il Fiscal Compact” perché il risparmio che si otterrebbe con l’uso delle soluzioni previste dall’Agenda è tanto importante quanto lo è il rigore.

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