“Non è più rinviabile un riordino degli arnesi per chi lavora a vario titolo e con diverse responsabilità nel campo del paesaggio. È un’esigenza comune a chi studia e sperimenta, a chi tutela, cura e amministra, a chi si propone di formare i futuri addetti ai lavori”. Con queste parole l’architetto e paesaggista Domenico Luciani, illustra le motivazioni che stanno alla base della nona edizione delle giornate internazionali di studio sul paesaggio, incontro seminariale annuale, organizzato dalla Fondazione Benetton Studi Ricerche negli spazi Bomben di Treviso, in programma, quest’anno, nelle giornate di giovedì 14 e venerdì 15 febbraio 2013.
L’edizione 2013 si intitola appunto Lo studio e la cura dei luoghi. Confrontare idee e strumenti e coinvolgerà una quindicina di esperti, figure diverse e diversamente collocate nei campi della storia e storia delle idee, delle scienze, delle arti e dei mestieri, delle norme, poteri e committenze, a cui si chiederà una riflessione a sguardo largo sull’intero dopoguerra, per la parte e l’area geografica-culturale che ognuno meglio conosce e frequenta, intorno alla evoluzione delle ricerche, elaborazioni e sperimentazioni, delle battaglie per la protezione e la tutela, delle esperienze concrete per la cura, il disegno e il governo dei luoghi.
Le giornate di studio saranno trasmesse in diretta streaming nel sito della Fondazione Benetton: www.fbsr.it
«A sessant’anni dalla tumultuosa modernizzazione alla quale avevano cercato di rispondere le ragioni della pianificazione, dell’architettura e dell’ecologia; a trent’anni dal comparire di diffuse attitudini protettive e dal rinascere di attenzioni per i patrimoni naturali e culturali in pericolo, quella che oggi ci appare è una situazione sostanzialmente nuova» continua Domenico Luciani, curatore delle giornate, «sono cresciute le ragioni di preoccupazione, e perfino di indignazione, se ci si scontra con la dimensione del degrado, con il vuoto di lungimiranza dei poteri e il muro che li separa dai problemi dell’assetto dei nostri luoghi e dunque dalla condizione umana di chi li abita. Contemporaneamente sono cresciute nuove sensibilità e si sono aperti spazi inediti di iniziativa, se si compone un catalogo critico di esperienze sociali, diffuse denunce, elaborazioni teoriche e proposte sperimentali emerse, fino all’attuale riaffacciarsi di pratiche agricole che delineano un nuovo orizzonte progettuale e si spingono fin dentro la città. Sono insomma divenuti urgenti: un bilancio di questo profondo cambiamento che si respira nella società e coinvolge il mondo della ricerca e della formazione; una ricognizione selettiva (al riparo da mode e interessi commerciali) del panorama di idee e progetti, committenze e realizzazioni, pubblicazioni monografiche e periodiche, e anche di faticosi tentativi di costruire nuove figure professionali; un confronto di proposte dal quale emerga una geografia aggiornata e una rete di referenze utili a quanti operano o intendono operare in questo campo di scienze, arti e mestieri; e a quanti cercano di rispondere in modo consapevole ai compiti di studioso e di cittadino».
Alle giornate parteciperanno: Thorbjörn Andersson, Giuseppe Barbera, Hervé Brunon, Paolo D’Angelo, Pierre Donadieu, Francesco Erbani, Luigi Latini, Domenico Luciani, Ugo Mattei, Monique Mosser, Joan Nogué, Lionello Puppi, José Tito Rojo, Robert Schäfer, Marco Tamaro, Marc Treib, Massimo Venturi Ferriolo.
L’edizione 2013 è dedicata a Francesco Franceschini (1908-1987).
Membro dell’Assemblea Costituente e parlamentare alla Camera dei deputati, presiedette la Commissione d’indagine per la tutela e la valorizzazione del patrimonio storico, archeologico, artistico e del paesaggio, nota come “Commissione Franceschini”, che, istituita nel 1964, concluse i suoi lavori nel 1966. Tra i molti meriti dei lavori della Commissione va ricordata l’adozione della locuzione “bene culturale” con il significato di «tutto ciò che costituisce testimonianza materiale avente valore di civiltà», esprimendo un radicale cambio di prospettiva che gettò le basi per la nascita, nel 1974, del Ministero dei Beni culturali.
Gli atti, i documenti e gli altri materiali prodotti dalla Commissione sono stati pubblicati nel 1967, in tre volumi, con il titolo Per la salvezza dei beni culturali in Italia.
Le giornate sono progettate da un gruppo di lavoro composto da: Luigi Latini, Domenico Luciani (coordinatore), Lionello Puppi, Marco Tamaro, Massimo Venturi Ferriolo e Simonetta Zanon.
Programma
giovedì 14 febbraio 2013
ore 9.30-13.30 (coordina Marco Tamaro, Fondazione Benetton Studi Ricerche)
Luigi Latini, Università iuav Venezia, introduzione alle giornate
Hervé Brunon, cnrs, Centro André Chastel, Parigi
Joan Nogué, Osservatorio del Paesaggio della Catalogna
discussione
ore 15-19.30 (coordina Monique Mosser, École nationale supérieure du paysage, Versailles)
Pierre Donadieu, École nationale supérieure du paysage, Versailles
Robert Schäfer, «Topos», International Review of Landscape Architecture and Urban Design
Ugo Mattei, Università di Torino
discussione
Lionello Puppi, professore emerito Università Ca’ Foscari Venezia, dedicazione a Francesco Franceschini (1908-1987)
venerdì 15 febbraio 2013
ore 9.30-13.30 (coordina Massimo Venturi Ferriolo, Politecnico di Milano)
Paolo D’Angelo, Università Roma 3
José Tito Rojo, Università di Granada
Thorbjörn Andersson, architetto paesaggista, Stoccolma
discussione
ore 15-19.30 (coordina Lionello Puppi, professore emerito Università Ca’ Foscari Venezia)
Giuseppe Barbera, Università di Palermo, assessore Comune di Palermo
Francesco Erbani, «La Repubblica»
Marc Treib, Università della California, Berkeley
discussione
Domenico Luciani, Fondazione Benetton Studi Ricerche, conclusioni delle giornate