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Fitto sul Pnrr: “A breve soluzione su terza rata, alcuni obiettivi da rimodulare”

Dopo le polemiche sui ritardi il ministro per gli Affari europei Raffaele Fitto interviene in Parlamento: “L’obiettivo del governo è di dare al Paese un’ attuazione piena del Piano”.

Fitto sul Pnrr: “A breve soluzione su terza rata, alcuni obiettivi da rimodulare”

La soluzione sulla terza rata da 19 miliardi di euro dei fondi del Pnrr arriverà “a breve” lo ha affermato il ministro per gli Affari Europei Raffaele Fitto nel corso dell’Informativa in Parlamento sullo stato di attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza dopo settimane di polemiche sulle possibilità di raggiungimento degli obiettivi e sulla capacità dell’Italia di spendere i soldi che arrivano da Bruxelles. Allo stato attuale, l’Italia è infatti in ritardo sia sulle scadenze passate che su quelle che scadranno a breve e alcuni progetti sono stati addirittura definiti “irrealizzabili”.

Fitto: “A breve soluzione su terza rata, alcuni obiettivi da rimodulare”

“La prima grande questione è stata il raggiungimento dei 55 obiettivi per la terza rata del Pnrr”, ha detto Fitto. “Il governo Meloni ha trovato 25 obiettivi raggiunti al suo insediamento, nei mesi successivi c’è stato un lavoro intenso sugli altri 30. Dopodiché è iniziata una fase di confronto con la Commissione“.

“Per la terza rata, del valore di 19 miliardi, riferita ai 55 obiettivi del Piano nazionale di ripresa e resilienza assegnati all’Italia nel secondo semestre 2022, si proseguirà con l’invio di ulteriore documentazione in un confronto costante e propositivo con la Commissione europea per raggiungere questo obiettivo che nelle prossime ore dovrà trovare una soluzione anche perchè si completa il mese di proroga”, ha continuato il ministro.

Fra i 27 obiettivi Pnrr da realizzare entro il 30 giugno 2023 “ci sono alcuni obiettivi da rimodulare” – ha continuato il ministro, sottolineando che “l’interlocuzione con la Ue è per mantenere gli obiettivi” e i finanziamenti “garantendo la loro realizzazione entro il 2026”. 

L’intero programma “deve essere oggetto di revisione costante per avere la capaciatà, modificando in corsa alcuni obiettivi, di raggiungere l’obiettivo finale”, ha aggiunto. Fitto ha citato fra gli obiettivi da rimodulare: “La realizzazione degli asili nido e scuole dell’infanzia, la sperimentazione dell’idrogeno nei mezzi di trasporto pubblico e il progetto Cinecittà”.

“Il governo vuole raggiungere il risultato della spesa dell’intero Pnrr – ha spiegato ancora il ministro per gli Affari europei, aggiungendo che: “È fondamentale in questo confronto con l’Ue trovare e correggere oggi le criticità e avere domani le soluzioni e quindi un rapido avanzamento della spesa. Il governo fa suo l’appello del presidente Mattarella con la consapevolezza di volerlo attuare”. 

Fitto ha poi anticipato che “nel mese di maggio l’Esecutivo presenterà la relazione semestrale sul pnrr che avrà al suo interno una fotografia dettagliata su obiettivi e misure, una base per costruire una dinamica di confronto sulle criticità che ci sono”.

Fitto: oggi Dpcm per attuazione dl su Governance

“Sono emerse in più circostanze critiche sul fatto che il governo, avendo messo mano alla governance, si è assunto la responsabilità di un’azione dilatoria che ha portato a ritardi. Il governo è stato molto attento a che ciò accadesse”, ha detto Fitto, aggiungendo che “Questa mattina è stato completato l’iter, dopo la pubblicazione, è stato firmato alla presidenza del Consiglio il Dpcm” che dà attuazione al decreto. “Non c’è e non ci può essere una criticità, perché la fase di attuazione non c’è ancora stata”, ha affermato.

Il ministro per gli Affari Europei ha inoltre spiegato che “La relazione della Corte dei conti di marzo 2023 si riferisce al periodo dall’avvio del programma fino al 31 dicembre 2022, in cui emergono difficoltà che trovano delle risposte nel decreto recentemente varato dal Parlamento in cui il governo ha affrontato complessivamente il tema della governance collegandolo alla governance della politica di coesione insieme a una serie di norme sul fronte della semplificazione”. 

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