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Financial Times: Tremonti non è indispensabile per l’Italia

Ancora una volta il Financial Times si occupa del nostro Paese e dei nostri politici. Sotto i riflettori del quotidiano londinese oggi è il ministro Giulio Tremonti con l’azzardo del pagamento in contanti dell’affitto a Milanese e la sua politica che si preoccupa più di raggiungere i voti degli elettori che la produttività dell’Italia.

Financial Times: Tremonti non è indispensabile per l’Italia

Nonostante le tensioni dei mercati, il ministro dell’Economia Giulio Tremonti, come Berlusconi, “non è indispensabile” all’Italia. E’ quanto si legge oggi in un articolo del Financial Times. Certo, in questo momento di incertezza e tensione sui mercati europei non è consigliabile “scaricare il ministro dell’Economia” ma il Paese potrebbe farcela anche senza di lui.

Le critiche si alzano sul mistero del pagamento in contanti dell’affitto all’ex collaboratore Marco Milanese della casa di Campo Marzio. Il quotidiano si chiede perchè il versamento dovesse avvenire in contanti, piuttosto che con un assegno o con un bonifico. Nonostante il ministro ribadisca che non ci sia nulla di irregolare, l’Ft, ricordoando la manovra da 48 miliardi approvata qualche mese fa, sottolinea che gli italiani dovrebbero aspettarsi un comportamento più coerente da un ministro che “aumenta loro le tasse”. Nono è pensabile che Tremonti non sappia il “ruolo che i pagamenti in contanti rivestono nel perpetuare in Italia la malattia cronica dell’evasione fiscale.”

Inoltre Mr Tremonti, insieme a Berlusconi, dovrebbe porsi l’obiettivo primario di aumentare la produttività del Paese, anche se ciò comporta fare riforme più impopolari. Anche perchè ora, si legge sull’Ft, “la domanda interna sarà probabilmente congelata da un inasprimento della pressione fiscale e dall’aumento degli interessi sulle obbligazioni” e le riforme saranno più che necessarie.

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