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Fim-Cisl: “Sulla Fca abbiamo avuto ragione noi: vinta la sfida del futuro”

“Abbiamo avuto ragione a scommettere sul futuro della Fca: i dati annunciati da Marchionne per il lavoro negli stabilimenti italiani ci danno ragione” ha commentato il segretario nazionale dei metalmeccanici della Cisl, Uliano – Attesa dei sindacati per l’incontro con il Ceo della casa automobilistica.

Fim-Cisl: “Sulla Fca abbiamo avuto ragione noi: vinta la sfida del futuro”

“I dati di Bilancio del 2015 presentati nel Cda di Fca dal punto finanziario ed economico sono certamente un elemento positivo e di prospettiva per il futuro del Gruppo e degli stabilimenti. La sfida del 2012 di rilancio Fiat e Chrysler oggi è messa in sicurezza”. Lo ha detto il Segretario Nazionale Fim Cisl, Ferdinando Uliano. 

“In Italia – ha aggiunto – la produzione è cresciuta del 66% e nel 2016, con Giulia e il Suv Levante, supereremo la soglia di 1 milione di veicoli che trascinerà ulteriormente in positivo anche i dati 2015 con +2850 nuovi assunti stabilizzati e ridimensionamento di oltre 2/3 della cassa integrazione. La preoccupazione maggiore riguarda la tempistica delle produzioni. Si parla di un impegno a mantenere lo sviluppo dei nuovi modelli illustrati a Detroit nel 2014, e questo è positivo, ma con una tempistica un po’ più lunga 2020 anziché 2018. Noi ben sappiamo che dietro allo sviluppo di un nuovo modello c’è una salita produttiva e una occupazionale, necessaria per cogliere l’obiettivo della piena occupazione e l’esaurimento del residuo di cassa integrazione entro il 2018, e per questo abbiamo già richiesto ed è in previsione un incontro a Marzo con AD Marchionne per avere avere assicurazioni da Fca”. 

Secondo Uliano, “le nuove produzioni di Giulia e del prossimo Suv Alfa Romeo è molto probabile che assorbiranno totalmente la CIG a Cassino e avranno anche impatti di crescita occupazionale. Sicuramente gli stabilimenti che rischiano di soffrire per un slittamento dei tempi sono in particolare Pomigliano e Mirafiori. Certo il mercato potrebbe stupirci come del resto è successo con i due modelli di Melfi, determinando un’impennata di produzione ed occupazionale. La collocazione temporale dei due modelli su questi due stabilimenti, se più a ridosso del 2017/2018 o 2018/2020, per noi non è indifferente. L’incontro con l’ad di Fca avrà sicuramente al centro questo aspetto per noi molto importante”.

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