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Fideuram ISPB, utile sale del 54% a 646 milioni

La società guidata da Tommaso Corcos ha segnato il miglior semestre di sempre per la raccolta netta, che supera gli 8,5 miliardi. Massimo storico per le masse amministrate. Reyl & Cie del gruppo Intesa rileva il 40% del gestore patrimoniale 1875 Finance e stringe un’alleanza strategica

Fideuram ISPB, utile sale del 54% a 646 milioni

Semestre da record per Fideuram – Intesa Sanpaolo Private Banking. Non solo l’utile netto consolidato è salito a 646 milioni, in forte crescita (+54%) rispetto ai primi sei mesi del 2020, ma i primi sei mesi del 2021 rappresentano il miglior semestre di sempre per raccolta netta, che supera 8,5 miliardi (6,3 miliardi nel primo semestre 2020, +36%), con flussi netti di risparmio gestito che sfiorano i 5,7 miliardi (1,8 miliardi nei primi sei mesi del 2020). Il totale delle masse amministrate ha così segnato il nuovo massimo storico di 326,9 miliardi, in crescita dell’8% rispetto ad inizio anno (+23,5 miliardi). L’analisi per aggregati evidenzia come la componente di risparmio gestito sia risultata pari a 211
miliardi (196,9 miliardi a fine 2020, +7%), pari al 65% delle masse amministrate.

L’istituto presieduto da Paolo Molesini registra costi operativi in linea con lo stesso periodo del 2020, mentre le commissioni nette superano il miliardo di euro attestandosi a 1.040 milioni, evidenziando una crescita a doppia cifra rispetto al corrispondente periodo del 2020 (943 milioni, +10%). Il cost/income ratio scende al 33%, in miglioramento di due punti percentuali rispetto al primo semestre del 2020, e si conferma molto buona la solidità patrimoniale, abbondantemente al di sopra dei requisiti normativi, con un Common Equity Tier 1 ratio pari a 16,9%. Il margine di interesse, pari a 106 milioni, ha evidenziato una flessione di 23 milioni rispetto al primo semestre dello scorso anno, principalmente legata alla minore redditività degli impieghi derivante dal calo dei rendimenti di mercato.

Il risultato della gestione operativa si è attestato a 800 milioni (+13%), mostrando un solido miglioramento rispetto al primo semestre del 2020. Al 30 giugno 2021 la struttura distributiva del Gruppo Fideuram – Intesa Sanpaolo Private Banking si avvaleva di 6.630 private banker, con un portafoglio medio pro-capite pari a oltre 49 milioni. “I risultati del primo semestre 2021, commenta Tommaso Corcos, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Fideuram – Intesa Sanpaolo Private Banking, ci collocano tra i principali player europei del private banking per patrimonio totale amministrato e per risultati di gestione, con un nuovo massimo storico raggiunto in un contesto complesso, grazie alla forza delle nostre reti e all’impegno di tutte le nostre persone”.

“Il grande lavoro svolto dalla Divisione Private Banking – ha proseguito Corcos – ci rende orgogliosi per l’eccellente performance commerciale, per il lavoro di squadra e per la capacità dei nostri Private Banker di affiancare con costanza i clienti, sostenendoli nelle scelte d’investimento, attraverso prodotti e servizi a più elevato contenuto consulenziale. La solidità patrimoniale, che si conferma ampiamente al di sopra dei requisiti normativi richiesti, la rinnovata presenza internazionale, con l’acquisizione di Reyl, e il completamento dell’integrazione di UBI Top Private e IW Bank sono elementi che rafforzano ulteriormente il nostro posizionamento nel mercato private. Fra i nostri obiettivi strategici occupano sempre maggior spazio la condivisione di valori, la formazione delle risorse e l’attenzione alla sostenibilità, tutti elementi in grado di consolidare il nostro modello di servizio vicino alle esigenze di una clientela sempre più sensibile alle ricadute sociali del nostro business.”

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