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Ferrovie dello Stato, ricavi operativi ed Ebitda da record

La relazione finanziaria 2018 del gruppo è stata approvata in mattinata e ha fotografato un bilancio positivo rispetto a quello del 2017. Battisti: “Il dato sull’Ebitda ci pone tra le migliori aziende d’Europa”

Ferrovie dello Stato, ricavi operativi ed Ebitda da record

Risultato netto consolidato in aumento rispetto all’anno precedente, investimenti tecnici positivi, ricavi operativi consolidati mai registrati prima nella storia delle Ferrovie dello Stato. Nella cornice di Villa Patrizi in Piazza Santa Croce a Roma, il consiglio di amministrazione del gruppo ha esaminato, approvato e quindi presentato, nella giornata odierna 26 marzo, la relazione finanziaria annuale relativa al 2018.

“Sono eccellenti sia dal punto di vista dei ricavi sia della gestione positiva dei costi. Mi piace ricordare che questi risultati economici derivano dallo sforzo di 83mila persone che lavorano all’interno del gruppo e che garantiscono i servizi essenziali che offriamo ai viaggiatori. I risultati sono in crescita ed evidenziano il rafforzamento degli investimenti sia per le infrastrutture ferroviarie sia statali che si sono verificati soprattutto nella seconda metà del 2018. Mi piace anche ricordare che di cose negli anni ne sono accadute molte, come per esempio nel 2019 ricorre il 180° anniversario della Napoli-Portici, la prima ferrovia italiana”, ha aperto il suo intervento Gianluigi Castelli, presidente di Ferrovie dello Stato.

I risultati del 2018 sono stati presentati da Gianfranco Battisti, amministratore delegato e direttore generale di Ferrovie dello Stato. I ricavi operativi hanno sfondato il tetto dei 10 miliardi di euro, con un incremento complessivo di 2.785 milioni pari al +30% sul 2017 e si sono attestati a 12,1 miliardi, registrando una cifra da record per la prima volta nella storia del gruppo. Questo risultato è stato centrato anche grazie all’ingresso di Anas nel gruppo.

Altro risultato positivo è quello dell’Ebitda del gruppo, che è cresciuto e si è attestato sui 2,5 miliardi ed è il dato più performante d’Europa che “ci pone tra le migliori aziende nel continente”, ha spiegato Battisti. L’ebitda margin è pari al 20,5%, mentre l’Ebit vale 714 milioni nel 2018 con un Ebit margin del 5,9%.

Il risultato netto – senza il computo delle partite straordinarie – ha raggiunto a fine 2018 i 559 milioni, con un incremento dell’1,3% in valore assoluto rispetto all’anno precedente, quando valeva 552 milioni. “Questo dato è molto importante confrontarlo con i dati degli anni precedenti, in particolare del 2016 anno in cui è avvenuta la vendita di Grandi Stazioni, perché a parità di perimetro è il dato più performante della storie delle Ferrovie. Inoltre, siamo la società in Italia che produce più investimenti rispetto alle altre”, ha proseguito Battisti.

Il gruppo in particolare nella seconda metà del 2018 ha realizzato un volume di investimenti tecnici pari a 7,5 miliardi, di cui il 98% sul territorio nazionale, contribuendo al rafforzamento del paese e sostenendo lo sviluppo e il rinnovo dei settori trasporto, infrastruttura e logistica. “Un altro dato molto importante è relativo al 28% di investimenti effettuati al Sud. In realtà nel prossimo piano industriale è previsto che questo incrementi salga fino al 34%. Il valore dell’investimento complessivo è pari a 58 miliardi nei prossimi 5 anni e il 34% è destinato al sud e alle isole. L’idea di connettere attraverso grandi opere il sud e il resto del paese è una priorità sia economica sia per quanto riguarda i trasporti”, ha commentato Battisti.

Le attività e gli investimenti del gruppo contribuiscono in modo diretto e indiretto alla crescita dell’economia italiana per lo 0,9% del PIL.

Contribuiscono in modo positivo alla performance del gruppo i principali settori operativi, quali il comparto delle infrastrutture – con Rete Ferroviaria Italiana come prima entità operativa, seguita da Anas – che ha chiuso l’anno in positivo per 399 milioni e il settore trasporti – che vede Trenitalia società leader seguita dai gruppi Mercitalia e Busitalia e Netinera Deutschland GmbH – che hanno registrato un risultato netto di periodo pari a 190 milioni.

Come si legge nel comunicato ufficiale, Ferrovie dello Stato nel 2018 ha voluto riportare al centro della propria attività l’impegno nel segmento del trasporto passeggeri, incrementando i servizi e dedicando una particolare attenzione al trasporto locale e regionale, dal momento che ben l’83% delle persone che viaggia sono i pendolari. “Vogliamo riequilibrare il mix modale oggi totalmente sbilanciato nei confronti delle auto”, ha spiegato Battisti. Trenitalia si è impegnata a garantire la centralità del cliente, puntando sulla sua soddisfazione, puntualità dei treni, comfort nel viaggio.

Gli obiettivi che il gruppo intende portare avanti sono: sicurezza, puntualità, affidabilità, efficienza, innovazione e sostenibilità.

TRASPORTO MERCI

“Sulle merci ci aspetta molto lavoro. Gli ultimi tre bilanci sono stati chiusi in perdita, si tratta di un segmento che fa fatica ad affermarsi sul mercato. Ferrovie è troppo piccolo per competere con i grandi gruppi. Tuttavia stiamo investendo tantissimo, in particolare su nuovi locomotori di cui 40 sono stati ordinati e due sono già stati consegnati a Roma Tiburtina. Bisogna lavorare sui 18mila carri in dotazione che però non garantiscono l’affidabilità piena”, ha spiegato Battisti.

SOSTENIBILITÀ

“Nel 2019 entrano in servizio i treni Pop Rock che rappresentano un investimento molto significativo, pari a 6 miliardi di valore economico dei treni messi a disposizione. Un altro elemento importante è quello della sostenibilità. Per la prima volta quest’anno abbiamo allegato alla relazione finanziaria il rapporto di sostenibilità che si declina sia dal punto di vista ambientale sia sociale”, ha spiegato Castelli.

Sul fronte della sostenibilità è da ricordare l’emissione di green bond. Dallo scorso anno Ferrovie dello Stato è membro del Corporate Forum for Sustainable Finance insieme ad altre 15 aziende in Europa, come Enel, Terna, EDF, EDP, ENGIE, Iberdrola, Icade, Ørsted, RATP, SNCF Réseau, Société du Grand Paris, SSE, Tennet, Tideway, Vasakronan. L’obiettivo condiviso dai 16 è promuovere la cultura della finanza sostenibile e favorire il dialogo tra emittenti e mercato.

 

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